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 2025  dicembre 11 Giovedì calendario

Riciclo, il primato made in Italy. Ma sulla plastica arrivano i cinesi

L’Italia si conferma leader in Europa nel riciclo: l’85,6% del totale dei rifiuti gestiti viene avviato al recupero, contro una media Ue del 41,2%. Nell’ultimo anno sono stati ampiamente raggiunti (e superati) gli standard di legge per il riciclo dei rifiuti di imballaggio, inclusi quelli in plastica, che per la prima volta superano il target fissato al 50%. Accanto ai risultati positivi, appaiono, però, anche nuove criticità per il settore. A svelare questi dati è l’ultimo Rapporto “Il Riciclo in Italia 2025” presentato oggi nella Conferenza Nazionale dell’Industria del riciclo, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione, per il quarto anno consecutivo, con Conai e “Pianeta 2030” del Corriere della Sera, con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di Ispra.
Nella Sala Buzzati del Corriere a Milano, a partire dalle 10, la giornata dedicata alla fotografia del riciclo in Italia e in Europa si apre con il messaggio del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. A seguire, la presentazione del Rapporto “Il riciclo in Italia 2025” a cura di Edo Ronchi, presidente della Fondazione, con il quadro aggiornato su raccolta dei rifiuti, la lavorazione e l’utilizzo delle materie prime seconde (i materiali recuperati da scarti di lavorazione, o prodotti a fine vita, trattati e reintrodotti nei cicli produttivi).
I risultati continuano a essere da record anche nell’ultimo anno, ma non è tutto oro quel che viene riciclato e la situazione del mercato, in alcuni settori, a cominciare dalla plastica, risulta complessa. Tra gli ambiti che registrano risultati migliori ne spiccano alcuni: la produzione di acciaio nel 2024 che deriva per l’86,4% da rottame ferroso; più della metà della materia prima utilizzata nell’industria cartaria è ricavata dal macero di carta e cartone. Se parliamo di rifiuti di imballaggio, poi, anche legno e vetro registrano numeri importanti, con il riuso del 67,2% degli scarti nel caso del legno. E di più dell’80% per quanto riguarda il recupero delle bottiglie in vetro. Entrambi, tassi ben oltre i target di legge fissati dall’Europa per il 2025.
La plastica invece rischia lo stallo: viene processata e rigenerata, ma una quota significativa del materiale riciclato rimane invenduto. Nel 2024, infatti, benché la produzione di Pet da riciclo sia aumentata, il fatturato è calato del 18%. La questione centrale riguarda il crollo dei costi di produzione del Pet vergine e i prezzi più bassi di quello riciclato importato
(in gran parte dall’Asia), che hanno accentuato le difficoltà del comparto. L’industria nazionale, quindi, si trova a fronteggiare sia una maggiore concorrenza, sia i costi elevati di energia e smaltimento. Ma queste tematiche non riguardano solo l’Italia, e toccano tutta l’Europa. La quota di plastiche riciclate importate nell’Ue è passata dal 15% del 2020 al 24% del 2024, segnalando una crescente dipendenza dall’estero dovuta a una sovracapacità produttiva di materie plastiche a livello mondiale, proveniente soprattutto dalla Cina.

Nella mattinata, il talk di apertura è dedicato al ruolo strategico del riciclo, dove intervengono Benedetta Dell’Anno, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e Simona Fontana, direttrice generale del Conai, seguite dai rappresentanti dell’industria del riciclo. Gli incontri proseguono poi con approfondimenti sulle criticità che riguardano la filiera della plastica e i ritardi nella gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (Raee).
Nel pomeriggio si discute delle prospettive future europee previste dal Circular Economy Act, la cui adozione è attesa nel 2026. La nuova normativa che punta a creare un mercato unico per le materie prime seconde, favorendo l’uso di materiali riciclati e riducendo la dipendenza dalle risorse vergini. Una sfida impegnativa sulla quale si gioca il rafforzamento della competitività delle imprese italiane ed europee. Nel corso della Conferenza saranno inoltre annunciati i vincitori della sezione startup Economia Circolare del Premio Sviluppo Sostenibile, realizzato in collaborazione con Conai e con il supporto di Step Sb Innovation Hub, per valorizzare le realtà più innovative impegnate nella transizione circolare.