Il Messaggero, 10 dicembre 2025
Il mercato aereo cresce ancora: 5 miliardi di partenze nel 2026
Sarà un anno record, il 2025, per il settore del traffico aereo. Ma risultati migliori sono attesi il prossimo anno tra utili superiori ai 41 miliardi di dollari e un numero di viaggi per passeggero che si avvicina a quota 5 miliardi. A livello mondiale le guerre e i timori di recessione legati ai dazi non frenano né la voglia di viaggiare né, soprattutto, i flussi di trasporto merci, accelerati da una crescita sempre maggiori dell’e-commerce.
Da soli, questi fenomeni sono sufficienti per superare tutti gli ostacoli al settore aereo, creati dai ritardi nella consegna di nuovi velivoli o di importanti pezzi di componentistica. Durante l’assemblea in corso a Nuova Delhi la Iata, la principale associazione internazionale del settore, ha comunicato che le compagnie chiuderanno il 2025 con ricavi maggiori rispetto a quanto previsto, rivedendo al rialzo le loro previsioni: rispetto ai 36 miliardi di dollari attesi, i bilanci segneranno un aumento di oltre 39 miliardi.
Numeri migliori si registreranno l’anno prossimo, anche perché è destinato a salire del 4,4 per cento il numero di viaggi individuali: dovrebbero toccare i 5 miliardi. Il fatturato totale delle compagnie aeree, che quest’anno toccherà i 1.008 miliardi di dollari, vedrà impennarsi fino a 1.053 miliardi di dollari. E questo farà schizzare anche i profitti: per il prossimo anno, l’Iata prevede utili totali di 41 miliardi di dollari, «un record in termini assoluti». Forte, su questo fronte la spinta del cargo: l’associazione stima 71,6 milioni di tonnellate di merci trasportate per via aerea nel 2026, con un aumento del 2,4% su base annua.
Proprio da qui parte il direttore Generale dell’Iata, Willie Walsh, per spiegare una performance migliore rispetto a quanto avevano previsto gli analisti: «La resilienza del trasporto aereo merci è stata particolarmente impressionante. Il commercio globale si stia adattando al protezionismo statunitense». Quindi, non esclude «una stabilizzazione della redditività per le compagnie aeree, in un contesto di persistenti problemi di disponibilità degli aeromobili».
La Iata poi ha segnalato che le compagnie aeree dovrebbero beneficiare di un calo dei prezzi del petrolio – il 25,7 per cento delle loro spese operative nel 2026 rispetto al 26,8 registrato nel 2025 – mentre la debolezza della moneta Usa andrà a vantaggio anche dei vettori situati al di fuori della zona del dollaro, secondo la Iata. Performance migliori per i vettori in Medio Oriente – con utile di 28,60 dollari per passeggeri – più deboli quelle in Europa, con un profitto di 10,90 dollari per passeggero.