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 2025  dicembre 10 Mercoledì calendario

Fininvest sconfitta, Cassazione dà ragione ai cronisti

Infondato e inammissibile il ricorso di Fininvest contro i giornalisti Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, autori del libro Io so (Chiarelettere 2012), in cui Antonio Ingroia, già procuratore aggiunto di Palermo, racconta vent’anni di berlusconismo e la difficoltà di ricostruire la verità sui rapporti tra mafia e Stato.
La battaglia legale inizia nel 2013, quando il gruppo Fininvest cita per 1 milione di euro di danni i giornalisti, difesi dall’avvocata Caterina Malavenda, e il magistrato. Ma sia in primo che in secondo grado, i giudici rigettano la richiesta di Fininvest.
Anche per la Suprema Corte si tratta di un “libro-intervista”, un “approfondimento giornalistico contenente tesi di carattere politico, volte a criticare e analizzare gli esiti processuali delle vicende giudiziarie di cui Ingroia si era personalmente occupato o con cui era venuto a contatto”, e “non un semplice articolo di cronaca giudiziaria” come sostenuto da Fininvest. Inoltre, “destituisce di fondamento la prospettazione” di Fininvest “secondo cui le tesi degli autori del libro si riferivano a ipotesi investigative che non avevano trovato riscontro nei processi penali a suo carico e priva di sostanza anche l’argomentazione difensiva secondo cui non poteva dirsi rispettato il principio di verità sostanziale non avendo gli autori, per così dire, aggiornato alla data della pubblicazione del libro i fatti riferiti”.
Fininvest è stata condannata a pagare le spese legali.