il Fatto Quotidiano, 10 dicembre 2025
Pubblicità sul gioco d’azzardo nel calcio, il ministro Schillaci ferma Lotito
C’è un parere nettamente negativo del ministro della Salute all’emendamento alla legge di Bilancio che vuole reintrodurre la pubblicità, almeno “indiretta”, delle società di scommesse. C’è il rischio di incoraggiare fenomeni di ludopatia, peraltro in crescita. Così Orazio Schillaci, medico e ministro tecnico, ha detto di no all’iniziativa che porta, guarda un po’, la firma di Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e soprattutto presidente della Lazio. Emendamento concordato con gli altri padroni del pallone che chiedono di abolire il divieto da quando esiste, cioè dal decreto cosiddetto “Dignità” del 2018, governo Conte-1: la normativa sulla pubblicità ovviamente è generale, però riguarda soprattutto il mondo del calcio. La rimozione del divieto aveva già avuto un mezzo via libera ai primi di marzo, con una risoluzione di maggioranza, dalla commissione Cultura e Sport del Senato. Ora però Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia non confermano questa posizione, come conferma anche il secco no di Schillaci, che sarà pure un ministro tecnico ma al partito della premier risponde. Una volta che sarà formalizzato il “no” della Salute, l’obiettivo di FdI è non far votare l’emendamento per evitare una spaccatura nella maggioranza chiedendo a Lotito di ritirarlo.
Bisogna anche dire che il divieto di pubblicità indiretta delle società di betting esiste, ma il calcio gli gira attorno assai allegramente. Per dirne una, sulle maglie dell’Inter, in Italia e nel mondo, dal 2024 c’è scritto Bettson.sport. È il main sponsor, come si dice. Inutili le proteste della Campagna “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo, condotta anche da Libera e Avviso Pubblico: “Betsson Sport è ufficialmente un sito di infotainment, ma fa parte della nota galassia Betsson Group, una società di scommesse che opera da decenni in oltre 20 Paesi distribuiti in tre continenti”, si leggeva allora in una nota che esprimeva “stupore e profonda preoccupazione”. Proprio nel 2024 Bettson ha superato il miliardo di euro di fatturato, è partner anche del Napoli e di altre società di calcio, basket e altri sport. Ora però, evidentemente, da questo genere di sponsorizzazioni un po’ oblique il calcio non incassa abbastanza. Di qui l’emendamento di Lotito, che peraltro pensa a uno sponsor del mondo delle scommesse anche per la Lazio, che incredibilmente non ce l’ha.
Nel 2024, il mondo del gioco in Italia ha incassato complessivamente oltre 157 miliardi di euro, con un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente, si legge nel più recente rapporto Eurispes sul tema, intitolato “Scommesse, Sport e Media”. Erano stati 111,7 miliardi di euro nel 2021, 136 nel 2022 e oltre 150 nel 2023. Nel Regno Unito, in Germania, in Francia e perfino in Spagna, però, fanno numeri più alti dei nostri. Le scommesse sportive aumentano però più delle altre, nel nostro Paese: +20% dal 2023 al 2024, sempre secondo Eurispes. Non c’è il valore assoluto, però nel 2023 la raccolta era stata di 21,13 miliardi e quindi nel 2024 dovrebbe aver superato i 25, secondo i calcoli di Calcio e Finanza. Ovviamente crescono anche le ludopatie: si stimano almeno 1,5 milioni di giocatori patologici, per lo più non diagnosticati. Naturalmente i sostenitori dell’emendamento Lotito ne traggono conforto: se non sono diminuite durante il divieto di pubblicità, tanto vale tornare alla pubblicità.