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 2025  dicembre 10 Mercoledì calendario

Aggressione al cronista de La Stampa Andrea Joly, un anno di carcere per lesioni aggravate a quattro militanti di CasaPound: «Sentenza che aiuta il diritto di cronaca»

Si è chiuso con quattro condanne a 1 anno di carcere il processo ai militanti di Casapound che la sera del 20 luglio 2024 aggredirono il giornalista torinese de La Stampa Andrea Joly davanti al circolo di estrema destra Asso di Bastoni, in via Cellini a Torino, dove erano radunati diversi neofascisti. Lo ha stabilito questa mattina il Tribunale di Torino, giudicando i quattro imputati – Igor Bosonin, Euclide Rigato, Marco Berra e Paolo Quintavalla – responsabili di lesioni aggravate. 
Il giudice Luca Barillà ha anche disposto una provvisionale tra i 1.500 e i 3mila euro in favore dell’Ordine dei giornalisti, dell’associazione Stampa subalpina e della Federazione Stampa Italiana, mentre la somma dovuta a Joly dovrà essere decisa in sede civile.
La sera del pestaggio il giornalista si trovava per caso davanti al circolo di via Cellini e iniziò a filmare con lo smartphone ciò che succedeva in strada, dove i militanti si erano radunati per festeggiare il 16° anniversario della struttura. A un certo punto uno di loro chiese conto, in modo minaccioso, del suo operato. A quel punto Joly venne accerchiato da diversi uomini, afferrato per il collo e scaraventato a terra. La scena è stata immortalata dai residenti affacciati ai balconi, mentre un secondo filmato, girato direttamente dallo stesso giornalista, ha rivelato l’antefatto. Nel video un uomo gli mette la mano sul cellulare e gli chiede: «Sei con noi?». Poi insiste: «E perché stai riprendendo?». Pochi attimi dopo partirà l’aggressione.
Soddisfatte le parti civili costituite insieme a Joly. 
«Una sentenza molto importante – fanno sapere in una nota l’Ordine nazionale dei giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e l’Associazione Stampa Subalpina – perché con l’aggressione al collega viene riconosciuto un danno al diritto di cronaca e di libera informazione, che acquisisce un significato ancor maggiore in un momento in cui si moltiplicano le aggressioni ai danni dei giornalisti e delle loro redazioni». «Il risarcimento disposto dal giudice – hanno annunciato il presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti Stefano Tallia e la segretaria della Subalpina Silvia Garbarino – saranno utilizzati per costituire un fondo a livello regionale per sostenere i giornalisti vittime di aggressioni e di querele temerarie».