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 2025  dicembre 10 Mercoledì calendario

Figli contro la nuova moglie. Il re della tv polacca e la lite nel mare di Amalfi

Un miliardario polacco che ha cominciato vendendo ceri nei cimiteri, un boss della tv e delle telecomunicazioni che si è imbarcato (poi capirete perché il verbo è azzeccato) in una battaglia di successione da far impallidire quella di Rupert Murdoch. Anche nel caso di Zygmunt Solorz, che l’anno prossimo compirà 70 anni, c’entrano i figli. Ma rispetto alla querelle che ha circondato il mogul australiano, quella di mister Polsat presenta un’attrice in più, una presenza che non stonerebbe in una serie tv tipo «Succession»: la quarta moglie di Zygmunt, Justyna Kulka, ex dipendente di una delle sue aziende diventata la signora Solorz nel maggio del 2024.
L’ultima compagna del magnate, più giovane di diversi anni, che si oppone ai tre figli nati da precedenti matrimoni. Un classico del genere, arricchito da aneddoti e intrecci che spaziano dalla Polonia all’Italia, da Cipro al Liechtenstein, di cui Solorz ha la cittadinanza. Ed è proprio un tribunale del sesto Paese più piccolo del mondo, paradiso finanziario tra Svizzera e Austria, ad aver assestato un colpo forse definitivo alle speranze della coppia Zygmunt-Justyna di tornare in sella all’impero. Lo scorso maggio una corte ha bocciato il tentativo del patriarca di invalidare il passaggio del testimone ai figli per quanto riguarda il controllo di due fondazioni (TiVi e Solkomtel Foundation) che detengono le chiavi del forziere di famiglia. Solorz sostiene di essere stato ingannato («lui firma centinaia di documenti al giorno», dice il suo avvocato), ma la corte gli ha dato torto: «Non c’è nessun indizio che faccia pensare a un inganno», Solorz con tanto di fedele notaio accanto ha firmato per lasciare ai figli il controllo, ed è scritto nero su bianco che la decisione è irrevocabile. «Se poi il giorno dopo si è pentito – ha detto il giudice —, questa è un’altra storia».
Il magnate ha fatto appello, il nuovo verdetto è atteso per questo mese. Zygmunt Solorz ha risposto con una email alle domande del Financial Times: «Ho sempre voluto guidare le mie aziende fino alla morte. Ed è quello che farò».
La moglie non c’entra? I figli, Tobias, Piotr e Alexandra, credono il contrario. «Penso che tutto sia nato quando lei ha capito di aver perso il controllo della situazione», racconta Piotr al FT. C’è un momento e un luogo precisi che non potrebbero essere più romanzeschi. Non un’aula di tribunale, ma il mare al largo della Costiera Amalfitana: agosto 2024, la famiglia Solorz è riunita a bordo di uno yacht per festeggiare i 68 anni del fondatore. «È lì che la moglie ha preso a urlarci addosso, dicendo cose molto spiacevoli sulla nostra famiglia, su di me e sui miei due fratelli».
Alexandra vive in California, e là un paio di anni fa un tribunale aveva dato ragione a Solorz senior, ridandogli il controllo di una società passata temporaneamente a lei. Ma questa volta è diverso, dicono i figli: è stata Kulka a sconvolgere i piani di «una successione a lungo pianificata». Un corno, risponde Zygmunt, sono loro che hanno messo in atto «un tentativo a lungo pianificato di golpe».
E pensare che il primo impresario tv della Polonia è sempre riuscito a navigare tra i gorghi della politica di Varsavia. Ma si sa, parenti serpenti. Tanto più se adiacenti: al quartier generale del gruppo, gli uffici sono a pochi metri di distanza. Non si vedono, non si parlano. Il padre entra dai sotterranei. Piotr racconta del tentativo (fallito) della moglie di far costruire un divisorio ai piani alti. E a causa dell’intricato sistema delle proprietà e degli interessi di famiglia, l’impressione è che la serie «La successione di Zygmunt» non finirà tanto presto.