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 2025  dicembre 10 Mercoledì calendario

Dai «Mastellas» ai malumori 5 Stelle. Lo slalom di Fico tra partiti e poltrone

Roberto Fico continua a difendersi dall’assedio dei partiti del campo largo che rivendicano poltrone nella futura giunta campana. «Non ci diamo un termine – ha affermato – dobbiamo lavorare sulla qualità, sul protagonismo delle forze politiche e secondo me troveremo l’equilibrio migliore».
Intanto, il presidente appena proclamato ha annunciato che terrà per sé la delega alla sanità, almeno sin quando la Campania non uscirà dalla strettoia del Piano di rientro dal debito. Inoltre ha ribadito che «non ci saranno consiglieri eletti né candidati che non sono riusciti a entrare in consiglio». Sottolineando che questo, però, «non significa che non ci saranno assessori politici proposti dalle forze politiche». Fico ha poi commentato con disappunto la legge regionale «approvata nell’ultimo scampolo» della legislatura regionale: «È stato adottato un criterio secondo il quale il primo dei non eletti può subentrare in consiglio nel caso un consigliere diventasse assessore. Poi se l’assessore cessasse il suo incarico in giunta tornerebbe in consiglio e chi lo ha sostituito sarebbe nuovamente fuori dall’assemblea. Io credo che invece dobbiamo avere un consiglio regionale forte: svolgere il ruolo di consigliere o di presidente di Commissione, ce ne sono otto tutte importanti, penso sia un valore aggiunto». Il neogovernatore campano ha ricevuto gli auguri telefonici del predecessore, Vincenzo De Luca. Poi si è recato alla Corte di Appello per la proclamazione. Quindi ha fatto ingresso a palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale campana. E nel pomeriggio si è recato al Comune di Napoli, dove ad attenderlo c’era il «regista» della sua candidatura alla presidenza della Regione Campania, Gaetano Manfredi. Il primo giorno da governatore per Fico è scivolato tra appuntamenti ordinari – la presentazione del dossier della Caritas sulla povertà che gli ha ricordato la necessità di «puntare ad una misura di sostegno al reddito a livello regionale e di un vero Piano casa per garantire dignità a chi ne ha bisogno» – e tormenti inconfessati per la fase più difficile che dovrà affrontare: la formazione del suo esecutivo e le dilaganti richieste dei partiti alleati del Campo largo.
«Ora si inizia a lavorare – ha aggiunto – nel migliore dei modi». Certo, è un auspicio. Poiché secondo alcuni rumors, i 5 Stelle campani sarebbero in subbuglio proprio perché non c’è spazio per tutti gli aspiranti assessori. E negli ambienti vicini al Pd circola una sorta di bozza della giunta regionale che prevede 3 assessori al Pd; 1 alla lista deluchiana A Testa Alta; 1 al Psi; 1 a Casa riformista, 1 ad Avs, 2 ai 5 Stelle e 1 a Mastella. Benché al sindaco di Benevento sia stata negata la possibilità di indicare come assessore il figlio Pellegrino, eletto con 14 mila preferenze, è arrivato lo stesso il suo «in bocca al lupo» a Fico. «Avrà un compito complesso – ha detto Clemente Mastella – e auspichiamo che possa svolgerlo al meglio. Da parte nostra, riceverà lealtà e supporto».