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 2025  dicembre 08 Lunedì calendario

Casa in montagna cara mi costi: anche un milione di euro per un monolocale

Se un tempo la villa a Capri o l’attico in piazza di Spagna erano sintomo di ricchezza ora la vera differenza la fa lo chalet in montagna. Basti pensare che per comprare un monolocale a Gstaad (Svizzera) di 22 metri quadrati, dove i prezzi variano tra 39.400 e 43.600 euro al metro quadro, serve un milione di euro. E se a Cortina d’Ampezzo – come riferisce il quotidiano El Pais – i prezzi al metro quadro (aumentati del 14% nell’ultimo anno), oscillano tra 19.500 e 21.500 euro, sono comunque inferiori del 30-40% rispetto a St. Moritz, in Svizzera, uno dei mercati immobiliari più cari delle Alpi, insieme appunto a Gstaad e Courchevel 1850, in Francia. Con la cifra tonda di un un milione di euro si può acquistare una proprietà di 102 metri quadri a Morzine, nelle Alpi francesi.
Restando in Italia oltre a Cortina d’Ampezzo (range di prezzo del 2025 sul 2024 compreso tra i 9.219 e i 13.750 euro), anche Courmayeur (che ha prezzi tra 7.300 e 10.500 euro al mq) cresce del 4%, mentre Valtournenche (3.850-6.750 euro al mq) ha registrato aumenti del 10% in un anno, e Bormio ( tra 4mila e 7mila euro al mq circa) con incrementi di circa il 15 per cento. Sono ormai almeno una decina le mete top dove le quotazioni massime superano quota 10 mila euro al metro quadro, ma soprattutto i valori medi non scendono sotto quota 5.300-5.400 euro al metro quadro.
E non solo. Dall’autunno del 2024 a oggi le quotazioni sono salite di un ulteriore 5,5% di media che, al netto dell’inflazione, si attesta intorno al 3,2-3,3%. C’è un sorprendente +10,6% registrato da Corvara ma anche un +6,4-6,5% di San Candido e Ortisei in Alto Adige fino al +7,2% di Dobbiaco in provincia di Bolzano.

Il mercato immobiliare alpino così in crescita sarebbe anche giustificato dal fatto che i paradisi, più o meno innevati, stanno cercando di destagionalizzare il loro turismo per sopravvivere al cambiamento climatico e al calo della stagione sciistica. La strategia di promuovere le Alpi non solo come destinazioni invernali, ma come paradisi residenziali aperti tutto l’anno e questo, unito alle limitazioni dell’offerta sta facendo salire i prezzi degli immobili. Secondo l’agenzia immobiliare Knight Frank: “il valore delle case di lusso nelle stazioni sciistiche alpine è aumentato del 23% in cinque anni, in controtendenza rispetto al rallentamento osservato in altri mercati internazionali. La montagna piace anche grazie al lavoro da remoto, alla ricerca della natura, del benessere, della comunità e della disconnessione. Il 73% degli individui ad alto reddito intervistati ha dichiarato che prenderebbe in considerazione l’idea di trasferirsi sulle Alpi tutto l’anno”. In soldoni più lunga è la stagione sciistica più salgono i prezzi.