Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  dicembre 08 Lunedì calendario

Il «gran ritorno» di Pecoraro Scanio: fare l’assessore? Ne sarei onorato

E c’era già ieri chi gli scriveva su Facebook: «Buona domenica assessore!», sotto il selfie da lui postato con un bel presepe napoletano alle spalle. Perché la voce ormai ha iniziato a girare, anche se Alfonso Pecoraro Scanio, 66 anni, prima minimizza («solo cose giornalistiche...») ma poi tutto sommato conferma al telefono che c’è qualcosa che veramente bolle («sì, l’ammetto, una parte del mondo agricolo mi ha chiesto d’impegnarmi») e anzi sta già pensando alla risposta da dare dinanzi all’eventuale proposta del nuovo governatore della Campania, il grillino Roberto Fico. Eccola, la risposta: «Sarei onorato e, da salernitano, valuterei la proposta con tutto l’amore che ho per la mia Regione». Chiaro no?
Sarebbe un ritorno mica da poco: l’ex ministro delle Politiche agricole e forestali del governo Amato nel 200o e poi ministro dell’Ambiente nel 2006 col Prodi II sembra pronto, quindi, a entrare nella Giunta del nuovo governatore della Campania. Si mostra molto informato anche sul timing: «Martedì (domani, ndr) verrà proclamato il presidente, poi sarà il turno dei consiglieri regionali, diciamo che la giunta nascerà entro Natale, quindi c’è tempo».
Intanto lui si dedica alla pizza: ieri, insieme con la sua amica Marisa Laurito, ha presenziato a Napoli all’ottavo anniversario della dichiarazione da parte dell’Unesco dell’arte «del pizzaiuolo napoletano» come patrimonio dell’umanità. Fu una sua vecchia campagna e per l’occasione ha ideato anche lo slogan da stampare oggi sui cartoni delle margherite: make pizza not war, fate la pizza non fate la guerra, «che di sicuro visti i tempi è meglio del Make Naples Great Again sul cappellino di Gennaro Sangiuliano», chiosa scherzoso. Già, Sangiuliano: lui pure ex ministro e ora, appena eletto, consigliere regionale dell’opposizione in Campania. Si vedranno presto, dunque, a quanto pare.
«Ma io sono sempre rimasto sulla scena – racconta – anche senza più avere un ruolo istituzionale». L’ex presidente dei Verdi (dal 2001 al 2008) entrò in Parlamento giovanissimo, nel ‘92 e all’epoca era ospite fisso delle tv per la sua parlantina sciolta, la sua aria da scugnizzo brillante. Finì per esibirsi perfino a Sanremo nel ‘95 insieme ad altri parlamentari: conduceva Pippo Baudo, cantarono (male) per beneficenza Cosa sarà.
E se chiedi oggi a Pecoraro Scanio cosa sarà che lo sta portando al governo con Fico, magari all’Agricoltura («la riforma storica del 2001 è roba mia»), ti risponde che «una mano a Fico gliela darò a prescindere, ho fatto la campagna per lui». Di certo, ha un grande debito di riconoscenza col fondatore del M5S, Beppe Grillo, che fu tra i pochi a difenderlo nel 2008 quando in Parlamento l’opposizione gli presentò contro una mozione di sfiducia, accusandolo di essere tra i principali responsabili dell’emergenza rifiuti in Campania. Grillo gli dedicò un post sul suo blog: Il Pecoraro espiatorio.
Oggi Alfonso Pecoraro Scanio insegna Turismo sostenibile a Milano Bicocca, Roma Tor Vergata e alla Federico II di Napoli. Dirige Ecodigital (rete di sostegno alle startup) e guida il comitato scientifico di Campagna amica, il progetto della Coldiretti con i mille mercatini dalle bandiere gialle, dove si comprano i prodotti agricoli a km zero. Insomma, non è tipo da restare fermo. Su Facebook intanto continua a postare selfie a raffica, l’ultimo con la luna e il Vesuvio sullo sfondo: «Buona notte assessore», gli hanno scritto.