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 2025  dicembre 07 Domenica calendario

Legge sull’antisemitismo la destra corteggia Delrio "Cerchiamo un accordo"

Il centrodestra non si fa sfuggire l’occasione, la spaccatura nel Pd sull’antisemitismo offre il fianco al contropiede di FdI e di Maurizio Gasparri che provano a incunearsi nelle file avversarie, evocando possibili convergenze tra maggioranza e parti di opposizione. Proprio lo scenario temuto dalla segretaria Elly Schlein e dal quartier generale del Nazareno che, due giorni fa, con Francesco Boccia ha sconfessato Graziano Delrio, senatore dem e promotore del disegno di legge contro l’antisemitismo “incriminato”, che replica al capogruppo di FI chiedendo di evitare «strumentalizzazioni».
Il fatto è che quel ddl è esplosivo per il vertice Pd, «danneggia il partito» e sarebbe meglio ritirarlo, come è stato detto all’ex ministro dopo l’ondata di critiche dilagata anche sui social network. Delrio non intende ritirare nulla, ma la mossa del centrodestra è insidiosa, perché espone lui e gli altri promotori all’accusa di intendersela con “il nemico”. Gasparri infatti racconta di un colloquio con il senatore democratico: «Abbiamo intenzione di trovare dei punti di intesa». Sull’argomento ci sono sei proposte di legge, compresa quella di Delrio: una proprio di Gasparri, poi due della Lega, una di FdI e una di Iv. Insiste il capogruppo FI: «Ci sono molte cose che coincidono, come la definizione dell’antisemitismo, che deriva da organismi internazionali».
Ma è proprio quella definizione il motivo dello scontro nel Pd e nel “campo largo”. La formulazione dell’Ihra (International holocaust remembrance alliance) è da tempo oggetto di discussione, perché secondo alcuni rischierebbe di mettere “fuorilegge” anche critiche radicali a Israele. E l’opinione di Angelo Bonelli di Avs e anche di Laura Boldrini: «La definizione dell’Ihra si presta a una sovrapposizione la critica, anche aspra, al governo Netanyahu e l’antisemitismo. Rivendico il diritto di criticare il genocidio commesso dal governo Netanyhau e quindi non sostengo nessuna proposta di legge che possa lasciare spazio ad una confusione del genere».
Arturo Scotto, deputato Pd che si è imbarcato a settembre con la “Flotilla”, aggiunge: «Consiglierei di evitare di legiferare su materie così delicate. L’antisemitismo è un cancro sociale, va combattuto ma non credo sia questa la strada». Walter Verini, uno dei senatori Pd che hanno firmato il Ddl Delrio, ribatte però: «Questa proposta ha solo lo scopo di contrastare l’antisemitismo. Non impedirà a nessuno – neanche a me – di continuare a definire criminale il Governo Netanyahu». E per Verini «il capogruppo Pd (Francesco Boccia, ndr) ha reagito male a questa seria proposta. Ha sbagliato».
Ma la spaccatura tra democratici rischierebbe di ampliarsi se davvero si profilasse una convergenza tra la destra e una parte del Pd e delle opposizioni. Non a caso, oltre alla mano tesa di Gasparri, ieri ci sono stati diversi esponenti di FdI che hanno offerto «solidarietà» all’ex ministro democratico “scomunicato”. Delrio cerca di schivare la trappola, senza però indietreggiare: «Con Gasparri abbiamo scambiato una battuta due giorni fa. Cerchiamo di essere seri. Senza strumentalizzazioni, si avvii un confronto all’interno dei partiti e fra i partiti nelle sedi opportune».