Corriere della Sera, 6 dicembre 2025
Insospettabile Rob
Si è addormentata alle 6.30, dopo aver festeggiato tutta notte con la sua famiglia, i suoi amici e anche gli altri tre finalisti di questa edizione di X Factor. Sveglia da poche ore («ho urlato tutta la notte, sono senza voce»), la vincitrice di queste edizione del talent di Sky, Rob (il vero nome è Roberta Scandurra), si sente ancora in un sogno. «Questi mesi ho vissuto in una bolla, vedere che ora la gente mi ferma per strada e mi chiede una foto mi sembra incredibile».
È partita in sordina ma in finale è stata votatissima: cosa è successo in queste settimane?
«Ma infatti me lo chiedo anche io. È stata questa la cosa che un po’ mi ha destabilizzata. Partivo, non dico sfavorita, però non tra i favoriti. Non mi aspettavo tutto questo: a ogni live mi dicevo, vabbè stasera esco io. E invece non succedeva: tutte le volte è stata una sorpresa. Per questo sono arrivata alla finale pensando che, comunque fosse andata, per me era già una vittoria».
Finché, con il suo stile punk-rock, ha vinto davvero.
«È stato bellissimo e strano pensare che c’è stata gente che ha preso il cellulare in mano e ha detto: ora voto Rob. È una cosa da pazzi».
Era la prima a non crederci, ma chi ha creduto da sempre in lei?
«Mia madre. Non l’ho mai vista così felice come in queste settimane, non smette di sorridere. Lei è sempre stata super presente, mi ha spronata e incoraggiata a concentrarmi sulla musica, prendendomi anche un anno sabbatico per fare solo quello. È la mia fan numero uno».
Quando ha scoperto la passione per il canto?
«Prestissimo. La mia prima band preferita è stata quella delle Winx: cantavo sempre la sigla di quel cartone e mia madre ha iniziato a sentirmi lì. Ma la passione per la musica è di casa, lei e mio fratello suonano il pianoforte».
Paola Iezzi, sua mentore, ha detto che vede in lei il potenziale internazionale dei Måneskin. Cosa ne pensa?
«Quando l’ho sentita dire queste cose mi sono scese due lacrimucce. Paola è una persona genuina e il fatto che abbia espresso un concetto del genere mi riempie di gioia. Con me è stata fantastica dall’inizio alla fine, si è creato un rapporto molto bello. Io però non so che dire su questa cosa: va bene che devo iniziare a credere più in me stessa ma non voglio autodoparmi di aspettative per non restare delusa. Diciamo che anche solo fare un pezzo con loro sarebbe fantastico».
Quale è la sua forza?
«Essere rimasta me stessa, credo. Cercherò sempre di rimanerlo. Io voglio fare musica e vorrei che la mia vita fosse proprio la musica, quindi farò di tutto per farla bene e divertirmi. Se sarà anche all’estero bene, ma ora non ci penso. È una cosa talmente grande... già non riesco a realizzare questo, figuriamoci il resto».
Ora ha vinto un contratto con la Warner.
«È qualcosa che ho sognato per tanti anni e ora che è successo non mi sembra vera. Sono felicissima. Vorrei portare avanti la mia musica e fare tanti live».
Chi sono i suoi riferimenti musicali?
«Avril Lavigne, se dovessi sognare in grande mi piacerebbe tantissimo poter collaborare con lei. Poi, certo, non succederà mai. E anche gli Evanescence, che a breve suoneranno a Bologna: la mia altra missione di oggi è trovare assolutamente i biglietti, li devo comprare».
È la terza vincitrice donna di «X Factor» in tre anni. Per le donne è ancora più complicato fare musica?
«In realtà io credo che comunque, anche nel 2025, ci siano un po’ di discriminazioni sulle donne che vogliono fare musica e, in generale, sulle donne, soprattutto quelle forti, che si impongono e che fanno sentire la propria voce. Io spero che questo gap si colmi il più presto possibile, perché la musica è bella perché di tutti, quindi non ci devono essere discriminazioni di alcun genere. Certo, essere la terza vincitrice donna di fila questo show è una cosa molto bella».