Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  dicembre 05 Venerdì calendario

Definì Casalino “checca inutile”. La difesa di Sgarbi: allora la “frociaggine”del Papa?

È vero o no che anche a quel Sant’uomo di Papa Francesco uscì di bocca la parola “frociaggine”? E se lui sì, perché io no? Vittorio Sgarbi is back e il ritorno è a dir poco scoppiettante: ha chiesto alla Giunta delle immunità della Camera di essere “assolto” dall’accusa di diffamazione rimediata per la carineria che riservò in un talk a Rocco Casalino. “Checca inutile” lo definì il Nostro, che ora tira per la tonaca Bergoglio onde scampare alla condanna.
E pace se la “troppa frociaggine” sfuggita al Papa era lo scossone ai vescovi, visto il rosario interminabile di scandali a sfondo sessuale nei seminari. E mettici pure che la Santa Sede alla fine decise che era comunque necessario cospargersi il capo di cenere: “Il Pontefice non ha mai inteso esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi”. Altro che scuse: per Sgarbi mai parola fu più benedetta e soprattutto utile se non beatificazione almeno alla causa in tribunale. Per questo ha fatto vergare al suo legale di fiducia Giampaolo Cicconi una memoria per la Camera che deve decidere se lasciarlo in balìa dei giudici oppure no. Ecco qui: il legale ha sostenuto che le critiche espresse da Sgarbi su Rete4 nel 2020 durante il programma Stasera Italia “sebbene connotate da toni aspri, non si sarebbero tradotte in insulti gratuiti”. Facendo presente a sostegno della correttezza del linguaggio utilizzato – anche in chiave iperbolica – un paio di decisioni giurisprudenziali che a detta sua sarebbero espressione di “un importante cambiamento culturale che, anche grazie all’introduzione dell’istituto giuridico delle unioni civili, dovrebbe indurre a ritenere che oggi l’omosessualità non costituisca più un insulto lesivo della altrui reputazione”. Ciò sarebbe testimoniato “anche dalle note affermazioni rese nel 2024 dal compianto Papa Francesco in merito alla diffusione dell’omosessualità nella Chiesa”. Ciliegina sulla torta: l’avvocato ha sostenuto che Sgarbi merita lo scudo dell’impunità perché le sue dichiarazioni contro Casalino furono “rese a titolo politico e non personale, su un tema – quale quello dell’omosessualità – di pubblico interesse” e di rilevanza generale come dimostrato anche da un’ampia casistica musicale. Ma il pezzo forte rimane Papa Francesco, sdoganatore della “frociaggine”: può valere un’assoluzione e senza manco recitare l’atto di dolore o il Miserere.