lastampa.it, 5 dicembre 2025
I ragazzi tedeschi scioperano contro l’introduzione del servizio militare a 17 anni
ggi le studentesse e gli studenti tedeschi faranno uno sciopero scolastico per protestare contro qualcosa di concreto e addirittura imminente: il piano in discussione stamattina al Bundestag che prevede di reinserire il servizio militare per i diciassettenni, cioè per tutti coloro che sono nati a partire dal primo gennaio 2008. Al momento il servizio di leva non è ancora obbligatorio, ma se la legge dovesse passare come è scontato che passi, a partire da giugno 2026 tutti i diciassettenni riceveranno a casa un questionario di idoneità. I ragazzi avranno l’obbligo di riempirlo e consegnarlo, per le ragazze sarà facoltativo.
Nel caso le forze armate non raggiungano l’obiettivo previsto dei 260.000 soldati (ne mancano 80.000), allora tutti coloro che sono ritenuti idonei alla leva saranno chiamati al reclutamento obbligatorio. Nel caso i numeri non siano ancora sufficienti, si parla di estendere l’obbligatorietà alle ragazze, cosa che richiederà un passaggio dall’Aula per modificare la Costituzione. «Questo Stato non si protegge da solo» ha detto al Bundestag stamattina il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius. Se non ci saranno abbastanza volontari «non potremo evitare di introdurre il servizio militare obbligatorio per poter proteggere questo Paese».
Non uno sciopero generico contro la guerra, quindi. Ma uno sciopero estremamente mirato, contro un procedimento già in atto.
In una scuola di Berlino, la Ernst-Reuter-Sekundarschule, su 213 studenti invitati a rispondere a un sondaggio solo 10, cioè il 4,7%, ha ammesso di voler fare il servizio militare. «Faccio sciopero contro il servizio militare obbligatorio perché non ho voglia di morire in guerra o di passare sei mesi della mia vita in una caserma. Si sente sempre parlare di mobbing, sessismo, razzismo o addirittura di reti di estrema destra nell’esercito tedesco: lo trovo terribile” di Marcus, ripreso dal quotidiano berlinese Tagespiegel. «Venerdì non andrò a scuola perché non voglio che io o i miei amici siamo costretti a rischiare la vita per dei politici che non si preoccupano minimamente dei giovani” spiega Michel, 18 anni, di Friedberg (Hessen), citato da Der Spiegel.
In Germania una manifestazione durante l’orario di lezione è un’assenza ingiustificata. E ieri lo ha ricordato molto chiaramente una circolare inviata dall’amministrazione scolastica berlinese: «L’obbligo scolastico rimane in vigore. Se gli studenti partecipano a proteste e manifestazioni durante l’orario scolastico, ciò sarà considerato un’assenza ingiustificata», si legge nella circolare. In particolare assentarsi quando sono previsti compiti in classe equivale a prendere 3.