lastampa.it, 5 dicembre 2025
L’Europa multa X: 120 milioni. “Musk ha violato le regole sul digitale”
La Commissione Europea ha inflitto a X una sanzione da 120 milioni di euro per gravi violazioni della Digital Services Act (DSA), la legge che impone obblighi di trasparenza e responsabilità alle grandi piattaforme online.
Secondo Bruxelles, l’azienda guidata da Elon Musk avrebbe infranto più volte le regole: avrebbe progettato in modo ingannevole il sistema del “segno di spunta blu”, avrebbe mancato di garantire trasparenza nel proprio archivio pubblicitario e non avrebbe fornito accesso ai dati pubblici ai ricercatori, come invece richiesto dalla normativa europea.
Un funzionario della Commissione spiega che l’importo della multa è stato definito «sulla base delle violazioni, non della struttura societaria» e secondo criteri di legge che prevedono la valutazione della natura, gravità, durata e ricorrenza degli illeciti. La DSA stabilisce inoltre un tetto massimo: le sanzioni non possono superare il 6% del fatturato annuo globale dell’azienda. In questo caso, la cifra decisa da Bruxelles resta ampiamente al di sotto del limite.
Nel dettaglio, la Commissione ha attribuito 45 milioni alla violazione legata al segno di spunta blu, 35 milioni alla mancata trasparenza sull’archivio pubblicitario e 40 milioni al mancato accesso ai dati per la ricerca. «Il totale ammonta a 120 milioni di euro», chiarisce Bruxelles.
A spiegare il senso della decisione è Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia della Commissione europea:
«Ingannare gli utenti con spunte blu, oscurare informazioni sugli annunci pubblicitari ed escludere i ricercatori non è consentito online nell’Ue. Il DSA protegge gli utenti. Il DSA offre ai ricercatori la possibilità di scoprire potenziali minacce. Il DSA ripristina la fiducia nell’ambiente online. Con la prima decisione di non conformità del DSA, riteniamo X responsabile di aver minato i diritti degli utenti e di aver eluso le proprie responsabilità».
La decisione ha suscitato immediate reazioni oltreoceano. Su X, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha attaccato la scelta europea: «Circolano voci secondo cui la Commissione multerà X per centinaia di milioni per non aver applicato la censura. L’Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola, non colpire le aziende americane per la spazzatura».
La procedura contro X rappresenta uno dei primi casi di applicazione piena della DSA, considerata dalla Commissione un banco di prova cruciale per la regolazione delle grandi piattaforme digitali.