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 2025  dicembre 05 Venerdì calendario

Abuso d’ufficio, Nordio contro M5S: “Falsità, reato non previsto”. Ma il Parlamento Ue lo smentisce

Per il ministro Carlo Nordio quella del Movimento 5 stelle è una fake: “Non è vero che nella nuova direttiva sulla corruzione l’Europa ha inserito l’abuso d’ufficio. La direttiva è stata approvata il 2 dicembre accogliendo le istanze dell’Italia, sostenute dalla maggioranza degli altri stati membri. Alla fine, il reato di abuso d’ufficio, originariamente previsto, è stato completamente stralciato. Hanno evidentemente convinto le nostre argomentazioni”. Ma in realtà un parere dell’ufficio legislativo del Parlamento Ue smentirebbe questa versione: “L’Italia dovrà (re)inserire un articolo nel proprio codice penale che affronti il progetto proposto dell’articolo 11 della direttiva. È vero che l’ambito di applicazione sarà diverso, e l’Italia potrebbe decidere di renderlo molto più leggero rispetto a com’era l’articolo 323 (l’abuso d’ufficio) prima della sua abrogazione”.
Ma andiamo per ordine. Il 2 dicembre è finito il “trilogo” tra Commissione, Consiglio e Parlamento sulla direttiva anticorruzione. Un trilogo andato per le lunghe e che durava da mesi proprio sul tema dell’articolo 11 della direttiva che in un primo momento prevedeva l’inserimento obbligatorio del reato di abuso d’ufficio nella versione più possibile ampia da applicare. Ipotesi alla quale si sono opposti in Consiglio i governi di Italia e Germania. Alla fine il 2 dicembre è stata approvata una riscrittura dell’articolo 11, in chiave leggermente più ristretta e con la Germania che ha dato l’ok. Si legge nel testo rivisto: “Gli Stati Membri adottano le misure necessarie affinché almeno alcune gravi violazioni della legge, consistenti nell’esecuzione di un atto o nella mancata esecuzione di un atto da parte di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, siano punibili come reato, quando sono commesse intenzionalmente. Gli Stati Membri possono limitare l’applicazione di questo articolo per certe categorie di pubblici ufficiali”.
Trovata l’intesa, il delegato per il Parlamento in sede di trilogo, l’eurodeputato dei 5 stelle Giuseppe Antoci, ha subito esultato: “Vittoria, l’Italia dovrà reinserire l’abuso d’ufficio”. Ed è intervenuto anche il presidente del Movimento Giuseppe Conte: “Pessima figura per il governo italiano”. Il ministro Nordio però li ha smentiti: “Non è vero, l’articolo 11 è stato stralciato”. Ma a quanto pare è stata stralciata la prima ipotesi ed è stato approvato un testo di mediazione che costringerebbe l’Italia comunque a dover in qualche modo reinserire l’abuso d’ufficio. Lo stesso Antoci ha chiesto un parere all’ufficio legislativo del Parlamento, che ha così risposto con una nota dal titolo: “Consulenza legale sulla direttiva anticorruzione, Articolo 11”. Ed ecco il testo: “Come punto di partenza, non ci risulta che vi siano reati nel codice penale italiano che coprano effettivamente la nuova proposta del Consiglio. Quindi, la nostra lettura del progetto proposto dal Consiglio è che criminalizza la stessa condotta dell’ex articolo 323 del codice penale italiano. Solo l’ambito di applicazione è diverso. La nostra risposta sarebbe pertanto che l’Italia dovrà (re)inserire un articolo nel proprio codice penale che affronti il progetto proposto dell’articolo 11. È vero che l’ambito di applicazione sarà diverso, e l’Italia potrebbe decidere di renderlo molto più leggero rispetto a com’era l’articolo 323 prima della sua abrogazione. Tuttavia, ci sarà l’obbligo di implementare attivamente il nostro articolo 11 nell’ordinamento giuridico italiano”.