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 2025  dicembre 05 Venerdì calendario

Manovra, dalle pensioni al taglio del canone Rai. Raffica di bocciature agli emendamenti

La matita rossa dei tecnici del Mef cerchia decine di emendamenti alla manovra. Dallo stop all’aumento dell’età pensionabile, rivendicato dalla Lega, alle campagne per la natalità allestite da Fratelli d’Italia. Coperture sballate, in alcuni casi addirittura assenti. Ma nel documento sullo stato dell’arte delle richieste della maggioranza, che Repubblica ha potuto visionare, spunta anche la contrarietà dei ministeri.
Ecco perché nella colonna che abbozza i pareri del governo, la voce più ricorrente va dritta al punto. Recita così: «Invito al ritiro per oneri privi di copertura finanziaria assentibile». Ma anche per «indicazione» del dicastero competente sulle materie delle richieste.
La dicitura non ammette il ripescaggio, come invece avverrà per alcuni temi che saranno riformulati. Né tantomeno gli emendamenti in questione potranno sperare di finire «in istruttoria», come sono quelli che hanno più possibilità di entrare nella legge di bilancio.
A pagare il conto è tutta la coalizione di governo. Di più la Lega, per il peso politico delle rinunce. A iniziare proprio dall’emendamento che chiede di bloccare l’incremento dei requisiti per andare in pensione nel 2027 e 2028. Il giudizio è senza appello: la copertura è inadeguata e la misura costa troppo, con «un picco di 2,5 miliardi nel 2028». Sono colorate di rosso anche le righe sulle coperture dell’emendamento del Carroccio che chiede di tagliare il canone Rai, da 90 a 70 euro, nel 2026.
Lo stesso vale per l’allungamento del bonus per l’acquisto degli elettrodomestici ad alta efficienza energetica nel prossimo biennio. Nella lista degli inviti al ritiro c’è anche la riduzione dell’ Ires al 12% per le società costituite tra professionisti a seguito di operazione di aggregazione o riorganizzazione degli studi. Non va meglio al Fondo per gli indennizzi ai risparmiatori coinvolti dai crac bancari, così come alla detrazione dei premi per le polizze sanitarie veterinarie relative agli animali da compagnia. Brutte notizie anche per i maestri di sci: le agevolazioni fiscali costano troppo e sulla parte contributiva – si legge nel documento – «l’Inps ha formulato un parere fortemente critico».
Anche i senatori di Fratelli d’Italia non hanno troppe ragioni per gioire. Tra gli emendamenti in rosso ci sono le campagne informative a sostegno della natalità, il fondo per le tv locali e l’incremento del tetto di spesa per l’acquisto di dispositivi medici. Problemi anche per il museo nazionale del vino a Verona. A dire addio al rifinanziamento della legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese è invece Forza Italia.
Gli azzurri sono invitati anche a ritirare la detrazione per l’acquisto dei libri di scuola, gli incentivi all’acquisto di case con classe energetica elevata e la maggiorazione dei bonus edilizi. Fin qui la tagliola pronta ad agire in Parlamento.
Fuori, al Mef, si stringe sulle modifiche di peso, dai dividendi delle società allo stop della stretta sulla compensazione dei crediti fiscali. Dalla settimana prossima partirà il travaso delle correzioni in Parlamento. Poche, con coperture certe e in linea con le regole europee. Tutto pronto a Palazzo Madama per la cerimonia dell’ammainabandiera dei partiti di maggioranza.