corriere.it, 5 dicembre 2025
IndiGo, la low cost indiana senza piloti (e quelli che ha devono riposare): cancellati centinaia di voli
IndiGo, sesta compagnia aerea più grande (e terza low cost) del mondo, ha gettato nel caos il traffico aereo dell’India a inizio dicembre, cancellando duemila voli in pochi giorni e causando ancora diverse settimane di disagi dopo essersi trovata all’improvviso a corto di piloti a causa di un’errata programmazione dei turni.
Buona parte dei comandanti e dei primi ufficiali deve riposare in base alle nuove regole per aumentare la sicurezza aerea. Decine di migliaia di passeggeri sono bloccati negli aeroporti e, per questo, l’ente regolatore dell’aviazione civile ha chiesto ai propri ispettori di operare voli.
Nel suo quarto giorno di disagi, IndiGo – che detiene il 60% della quota di mercato in India – ha annunciato la cancellazione di altri 700 voli venerdì 5 dicembre, inclusi tutti quelli da Nuova Delhi, «per non aver pianificato adeguatamente le nuove norme sui tempi di volo dei piloti», come ha comunicato la Direzione generale dell’aviazione civile.
Le nuove regole sui turni dei piloti, annunciate lo scorso anno ed entrate in vigore il 1° novembre, aumentano a 48 le ore di riposo obbligatorie settimanali (12 ore in più rispetto al passato). Chi è in cabina può inoltre effettuare solo due atterraggi notturni a settimana, contro i sei consentiti in precedenza.
L’ente regolatore, sotto pressione anche politica, ha concesso un’esenzione temporanea, consentendo a IndiGo di non applicare la regola dei due atterraggi serali. Tuttavia, la compagnia ha fatto sapere che non prevede di ripristinare completamente le operazioni prima del 10 febbraio.
In un comunicato, il vettore ha dichiarato che i disagi sono nati principalmente da «errori di valutazione e lacune nella pianificazione». Diversi addetti ai lavori hanno segnalato che la compagnia non ha dato sufficiente attenzione alle nuove norme, «ignorando le conseguenze». Le altre compagnie indiane, infatti, non hanno dovuto cancellare voli.
Il caos rappresenta per IndiGo un danno significativo alla reputazione. Non solo perché la compagnia si è sempre vantata della puntualità dei suoi voli, ma anche perché i suoi piani di espansione – anche in Europa – non hanno precedenti. Secondo i dati forniti al Corriere dalla piattaforma ch-aviation, la flotta conta 425 aerei e ne ha ordinati altri 920, un record.
Nell’intero 2025, stando alle cifre di Cirium, IndiGo aveva messo in vendita circa 149 milioni di posti in India, più del doppio del secondo vettore più grande del Paese, Air India, che pure deve affrontare problemi di sicurezza aerea, in particolare dopo l’incidente di giugno, quando un Boeing 787 diretto a Londra è precipitato subito dopo il decollo causando oltre 260 vittime.