Il Messaggero, 4 dicembre 2025
Salgono gli incassi dei live e dell’intrattenimento. Spinta anche ai videogiochi
Vola il settore dell’Entertainment & Media che dopo aver raggiunto i 3.000 miliardi di dollari di ricavi nel 2024 punta deciso verso quota 3.500 miliardi entro il 2029 con una spinta degli investimenti pubblicitari su tutte le piattaforme. La spesa pubblicitaria, spiega la nuova edizione del PwC Global Entertainment & Media Outlook 2025-2029, si svilupperà tre volte più velocemente (6,1%) rispetto alla spesa consumer (2%), trainata soprattutto dall’intelligenza artificiale.
Concerti, eventi live e cinema tengono testa al mondo digitale. Bene, sempre secondo il rapporto, anche l’industria cinematografica con i ricavi globali in aumento spinti dalla crescente domanda di produzioni locali. Accelera il settore dei videogiochi che passerà da 224 a 300 miliardi di dollari in 5 anni, con ricavi superiori a quelli di cinema e musica messi insieme. In particolare PwC stima per il mondo Entertainment & Media un tasso annuo del 3,7% fino al 2029, ovvero un ritmo superiore a quello dell’economia globale, ma ancora inferiore ai livelli pre-pandemici.
La pubblicità si conferma il primo motore di crescita dei ricavi potendo contare sull’ausilio dell’IA che ne rivoluziona i modelli, modificando scenari e prospettive. Con l’aumento della concorrenza e una spesa limitata da parte dei consumatori, lo sviluppo dei servizi a pagamento o su abbonamento sta infatti rallentando.
Nel dettaglio, i segmenti a più alta crescita nei prossimi 5 anni sono tutti guidati dalla pubblicità: retail advertising (15%), pubblicità su social e video mobile in streaming (15%) e pubblicità sulle Tv connesse, come le smart Tv (14%). I formati digitali, che nel 2024 rappresentano il 72% del totale delle entrate pubblicitarie, saliranno all’80% nel 2029, grazie a nuove tecnologie come l’IA e l’iper-personalizzazione. Tra i segmenti più promettenti per l’advertising, PwC segnala la pubblicità nei motori di ricerca per l’e-commerce, che passerà da una quota del 32,7% nel 2020 al 45,5% nel 2029, e la pubblicità nei videogiochi, in crescita da una quota del 32,8% nel 2024 al 38,5% nel 2029.
Spiega Maria Teresa Capobianco, Partner PwC Italia e tra i massimi esperti del settore: «Il mercato Entertainment & Media ha la missione di comunicare e intrattenere. La pubblicità ha bisogno di un mercato che tenga viva questa missione e che sia autorevole sia nei contenuti che nelle tecnologie a supporto. I nostri studi confermano la capacità degli operatori di essere il tramite più efficace per far parlare domanda e offerta di beni e servizi. Gli operatori stanno riuscendo nel far evolvere prodotti e servizi facendo leva sulle tecnologie. L’intelligenza artificiale – conclude – avrà certamente il suo ruolo, ma la gestione adeguata delle tecnologie e il reale valore generato rimane nella capacità degli operatori di creare valore nel lungo periodo».
Tra le aree dove l’IA impatterà maggiormente a livello di ricavi, PwC indica le Tv connesse, ovvero tutti le televisioni che si collegano a Internet per la fruizione di contenuti video. Nel 2020, gli investimenti pubblicitari sulle Tv connesse avevano un valore pari soltanto al 5,9% di quelli su Tv tradizionale.
Nel 2024 questa quota è salita al 22% e PwC prevede che possa raggiungere un valore di 59 miliardi di dollari nel 2029, pari al 45% di quello della pubblicità su Tv tradizionale, grazie alla crescente fruizione digitale e alle possibilità offerte dalla iper-personalizzazione abilitata dal’IA, in grado di coinvolgere maggiormente gli utenti. A oggi, la connettività (ricavi da accesso a Internet) si conferma il segmento più grande per valore, con una spesa stimata di 1.300 miliardi di dollari nel 2029.
Nonostante l’aumento del tempo trascorso online, i consumatori continueranno a spendere anche per esperienze live. Nel 2024, il 61% della spesa consumer è stato destinato proprio a esperienze non digitali, come musica dal vivo, eventi e botteghino cinematografico, una tendenza che si manterrà stabile fino al 2029. In particolare, secondo l’analisi PwC, la spesa globale al botteghino cinematografico salirà a 41,5 miliardi di dollari nel 2029 (33 miliardi nel 2024), con sempre maggiore interesse per le produzioni cinematografiche locali.
Escludendo i ricavi da connettività, gli Stati Uniti si confermano al top, con un tasso annuo di crescita composto del 3,8% fino al 2029. La Cina, secondo mercato mondiale, aumenterà invece ricavi con un ritmo del 6,1%. Forte espansione poi per India e Indonesia sulle ali della diffusione di Internet, dall’aumento della connettività 5G e dalla popolarità dei social media e dei contenuti video in formato breve.
Va detto, e il rapporto lo illustra bene, che l’offerta di servizi non è mai stata così ampia e diversificata. Tuttavia, la crescente competizione globale e l’instabilità economica impongono alle aziende del settore una profonda revisione dei propri modelli operativi. Per generare valore e rispondere alle aspettative di un pubblico, sostiene PwC, sarà fondamentale operare all’interno di ecosistemi digitali sempre più interconnessi. L’intelligenza artificiale si conferma un acceleratore potente, ma deve essere guidato e gestito con visione strategica e non tattica.