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 2025  dicembre 04 Giovedì calendario

Trump non è più il “re mida” delle cripto In poche settimane ha perso 1 miliardo $

Da quando è salito al potere per il suo secondo mandato presidenziale si è arricchito a dismisura, insieme alla sua famiglia, grazie all’emissione di criptovalute agevolate anche dalle leggi a favore che ha emanato e al lancio di società collegate al settore della blockchain. Ma da un mese a questa parte Donald Trump ha perso il tocco magico da re Mida della finanza decentralizzata: nonostante la famiglia sia ancora in utile, i suoi token sono crollati e, quel che è peggio, lo hanno fatto a un ritmo più veloce del crollo del bitcoin e di altre cripto.
I conti in tasca al clan che dalla Casa Bianca estende a dismisura la rete dei suoi conflitti di interessi li ha fatti Bloomberg. Le iniziative cripto della famiglia Trump hanno perso oltre 1 miliardo di dollari di ricchezza da ottobre perché, a fronte di un ribasso del 25% circa nel caso del bitcoin, i progetti cripto legati alla famiglia Trump sono scesi di gran lunga di più. Le azioni di American Bitcoin, azienda di mining di bitcoin partecipata da due figli del presidente Usa (Eric è co-fondatore, Donald Jr. è azionista) e quotata al Nasdaq da settembre, ieri si sono stabilizzate, ma martedì erano crollate di quasi il 40%, portando al 75% il ribasso dai massimi. Il token Wlfi di World Liberty Financial, società cripto fondata da Trump e dai suoi figli, è crollato del 51% mentre la cripto Alt5 Sigma, sponsorizzata dai figli del presidente, è crollata di circa il 75%. Anche Alt5 Sigma è quotata in Borsa e aveva intenzione di acquistare uno dei token emessi da World Liberty Financial, ma ha dovuto affrontare un esodo di dirigenti dopo lo scoppio di vertenze giudiziarie. Le memecoin $Trump e $Melania, emesse dal presidente e da sua moglie appena prima del secondo insediamento, sono crollate rispettivamente del 90% e 99% dai picchi raggiunti nei giorni del giuramento presidenziale nel gennaio scorso. Da settembre, invece, l’indice MarketVector Digital Assets 100 Small-Cap che segue i token più piccoli, le cosiddette altcoin è calato “solo” del 38,2%.
Secondo molti commentatori intervistati da Bloomberg, per quanto le fortune del presidente e del suo clan legate alle cripto siano ancora in attivo, la dimensione e la velocità dei crolli dimostrano che molti sottoscrittori dei token di Trump hanno preso coscienza che dietro quei progetti non c’è nulla di concreto. Meglio tardi che mai, anche se il prezzo è stato pesante.