Corriere della Sera, 3 dicembre 2025
Lista stupri le denunce delle ragazze
Una terza denuncia si aggiunge alle due già presentate. È quella di un’altra ragazza, tramite i suoi genitori, tra quelle incluse nella «lista stupri» comparsa giovedì scorso in un bagno del liceo classico Giulio Cesare di Roma. Un passo meditato in questi giorni e poi concretizzato, nella convinzione che quella scritta con un pennarello non sia un gesto isolato o la «bravata» di un singolo, quanto piuttosto lo specchio di un clima, nella scuola e non solo, che potrebbe portare al ripetersi di altri episodi dello stesso tenore verso chi, come tutte le otto studentesse citate, fa attività politica nel liceo e in particolare verso quelle che si battono contro la violenza sulle donne.
La denuncia ipotizza, come le due precedenti, i reati di minacce e istigazione a delinquere ed è confluita nell’informativa inviata ieri al procuratore aggiunto Maurizio Arcuri, a capo del pool di pm dedicato alle violenze di genere. Nell’atto verranno messi in fila tutti gli episodi di intimidazione interni alla scuola, in particolare contro il collettivo transfemminista «Zero Alibi». Scritte offensive, cartelloni bruciati, raccolte firme strappate dalle bacheche e altro. Tutti gesti che sarebbero riconducibili a ragazzi vicini a una associazione di estrema destra, da cui il coinvolgimento della Digos. Nell’informativa, inviata anche alla Procura minorile, c’è poi la testimonianza raccolta ieri del ragazzo che ha trovato la scritta e l’ha cancellata dopo averla fotografata: la riteneva ingiuriosa, ma ha reso impossibile ogni accertamento sulla stessa. Dopo il «picchetto» e l’assemblea di lunedì, i rappresentanti d’istituto hanno intanto indetto per venerdì un nuovo presidio davanti al «Giulio».