Corriere della Sera, 3 dicembre 2025
Mogherini: L’idillio finito con Renzi e lodi di Usa e Russia per l’intesa con l’Iran
Quando nel 2014 Matteo Renzi, contro tutti, la impose come Alto Rappresentante dell’Ue per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini era ministro degli Esteri da pochi mesi. L’allora premier l’aveva mandata a Bruxelles, convinto di poter contare ciecamente su di lei per difendere gli interessi italiani nell’Ue. Andò diversamente. Un po’ per la natura strutturale dell’incarico, che combina ruoli diversi ed è spesso chiamato alla terzietà, un po’ per l’eccesso di zelo con cui Mogherini interpretò il mandato sovranazionale, l’idillio finì subito o quasi, e ad un certo punto i due smisero perfino di parlarsi. Federica Mogherini non ha mai brillato per protagonismo, né alla Farnesina, né alla guida della politica estera europea. Ma non c’è dubbio che da Lady Pesc il suo nome resti legato al negoziato sul nucleare iraniano, dove portò a termine con successo una mediazione difficile e complessa tra Teheran e il gruppo dei «5+1» – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito più la Germania —, ruolo che le valse le pubbliche lodi di John Kerry e perfino di Sergei Lavrov. Quell’intesa resta l’unico accordo di limitazione dell’atomica persiana mai rispettato dall’Iran, prima che Donald Trump nel 2018 lo denunciasse.
Il mandato di Mogherini al Seae finì nel 2019. Pochi mesi dopo, annunciò la sua candidatura alla carica di rettrice del Collège d’Europe, prestigiosa accademia di studi post-universitari europei, autentica fucina della classe dirigente dell’Ue. Fu una scelta controversa, contestata da docenti e funzionari comunitari, secondo i quali l’ex ministra degli Esteri non aveva le qualifiche accademiche necessarie per l’incarico. Il quotidiano «Libèration», sollevò anche il sospetto di un conflitto di interessi, visto che il Collège d’Europe è finanziato al 50% dalla Commissione europea, di cui Mogherini era stata vicepresidente per 5 anni. Sia come sia, il 1° settembre 2020, diventò la prima donna eletta alla guida dell’Istituto di Bruges, mandato rinnovato per 5 anni lo scorso settembre.
Federica Mogherini è stata deputata tra aprile 2008 e il 30 ottobre 2014
Tra febbraio e ottobre sempre del 2014 ha ricoperto il ruolo di ministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale
È stata vice-presidente della Commis-sione europea. Da settembre 2020 era rettrice del Collegio d’Europa
Mogherini ha dato al Collège d’Europe uno star power che prima non aveva. Nel 2024 ha aperto una nuova sede a Tirana. Ma il progetto più interessante e ambizioso era ed è proprio quello dell’Accademia Diplomatica dell’Ue, pensata come fabbrica di un corpo diplomatico europeo nuovo di zecca, ma anche come palestra comunitaria per i diplomatici dei 27 Paesi.