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 2025  dicembre 03 Mercoledì calendario

Su Garfield e il Senato americano

Come sarebbe composto oggi il Senato americano se non ci fosse il Diciassettesimo Emendamento?
Nella davvero interessante e appena realizzata miniserie televisiva ‘Death by Lightning’ dedicata 
- al, considerato il reale valore, del tutto erroneamente dimenticato Presidente americano repubblicano James Garfield
- alla sua inaspettata elezione del 1880
- ai feroci contrasti sorti tra il medesimo, autentico moralizzatore della vita politica, e gli intrallazzatori che controllavano all’epoca il Grand Old Party nello Stato di New York e conseguentemente buona parte del partito a livello federale
- all’attentato e al semi squilibrato attentatore
- alla morte dello stesso Garfield più che a seguito delle pistolettate per setticemia
- infine, solo per accenni, alla successione del Vice Chester Arthur che, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, fu eticamente rispettabile e in grado sostanzialmente di ben governare 
lo spettatore comune, non a conoscenza della storia politico istituzionale USA, troverà strana l’operazione elettorale che mette in atto il più acerrimo oppositore del predetto neo Capo dello Stato, il Senatore dello Stato di New York Roscoe Conkling, che si dimette dalla Camera Alta federale con il collega Tom Platt convinto di essere poi immediatamente rieletto e di tornare in questo modo trionfante a Washington.
Strana l’operazione se non ci si ricorda che è solo dopo l’adozione del Diciassettesimo Emendamento nel 1913 che l’elezione dei Senatori nazionali è decisa dal voto popolare mentre in precedenza e pertanto ai tempi di Cokling era opera dei Legislativi statali e il desso era convinto di controllarli.
Orbene – può sembrare strano ma v’è chi lo desidera – se il disposto del citato Emendamento venisse cancellato e si tornasse alla scelta dei Laticlavi nazionali con voto delle locali assemblee cosa succederebbe?
Semplicemente (?!?!) che il partito repubblicano avrebbe quasi costantemente un numero di seggi tale da governare tranquillamente e sempre il consesso.
Questo perché, guardando ai cinquanta Stati, ventotto hanno una netta maggioranza GOP la qual cosa si tradurrebbe nella elezione (per quanti l’avessero dimenticato sono due per ciascun membro dell’Unione) di cinquantasei (su cento) Senatori del movimento politico che fu di Abraham Lincoln.
I democratici dal canto loro controllando solo diciotto Stati potrebbero contare su trentasei scranni.
I rimanenti otto seggi scaturirebbero dagli Swing States nei quali i due rami legislativi locali hanno maggioranze diverse.Mauro della Porta Raffo