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 2025  dicembre 02 Martedì calendario

Nella Sicilia del Ponte di Salvini i nuovi treni restano fermi: i vecchi binari non li reggono

In Sicilia occorrono i treni nuovi, ma non troppo. Sulla tratta Siracusa-Ragusa-Caltanissetta, infatti, i treni Blues appena acquistati dalla Regione e affidati alla getsione di Trenitalia, sono troppo nuovi per le reti di collegamento siciliane: le rotaie si consumano in un attimo, la sicurezza è a rischio.
Eppure l’annuncio dei nuovi treni (acquistati grazie ai fondi del Pnrr) era stato salutato con un certo entusiasmo tra i tanti pendolari che ogni giorno prendono il treno, dopo di viaggi sulle vecchie littorine. Ma dopo la chiusura resa necessaria per i lavori di adeguamento, ecco un’altra serrata, ormai in corso da agosto e dalla fine ancora incerta. I nuovi treni non vanno bene, è tutto da rifare. In attesa di una soluzione, migliaia di persone da 4 mesi sono obbligati a barcamenarsi su autobus sostitutivi che attraversano le pessime strade siciliane per una vicenda paradossale che paralizza l’intera area sud orientale dell’Isola. Secondo le prime verifiche il problema sarebbe dovuto all’incompatibilità tra il materiale di costruzione e i binari della linea, un corto circuito ad oggi senza responsabili.
Se il danno è grave, la mancata chiarezza sul futuro della lineaesaspera i pendolari: lo stop ai treni ha infatti praticamente isolato città come Ragusa, Modica, Scicli e Comiso, sede di un aeroporto, ha bloccato gli universitari per cui il treno o l’autobus sono l’unico modo per muoversi e danneggiato il turismo, essenziale nei luoghi di Montalbano.
In attesa del famoso ponte sullo Stretto promesso da Matteo Salvini, quindi, c’è un’altra Sicilia che fa i conti con la cronica mancanza di investimenti che ha ridotto la rete ferroviaria locale in queste condizioni.
Per dare pubblicità alla situazione e sensibilizzare tutte le amministrazioni interessate, un giovane pendolare, Gabriele Giarrana, ha fatto firmare ai sindaci un documento e ha deciso di percorrere, partendo venerdì da Caltanissetta, lo stesso percorso dei treni in bicicletta, con l’obiettivo di premere sulle istruzioni: “Sono mesi che posticipano la riapertura della tratta – racconta – voglio fare questo percorso per sensibilizzare sull’argomento perché c’è troppo silenzio. Questo blocco paralizza metà isola”.