Il Messaggero, 30 novembre 2025
Il maxi-corteo dei proPal manda in tilt il traffico Bruciata la bandiera Usa
Giornata da bollino rosso nella Capitale: il maxi corteo pro Pal blocca il Centro della città, da Piramide a San Giovanni. Una manifestazione che arriva dopo lo sciopero generale di venerdì (28 novembre) che aveva coinvolto anche il trasporto pubblico. Con fumogeni, cori e bandiere dunque ieri pomeriggio hanno sfilato i 20 mila manifestanti “contro l’economia di guerra e per la Palestina libera” dalla Piramide fino a San Giovanni. Ma per consentire il regolare svolgimento della manifestazione dalle 14 in poi sono state disposte chiusure e deviazioni al traffico in tutto il quadrante del Centro con inevitabili disagi alla viabilità. Una protesta nazionale organizzata dal Movimento degli studenti palestinesi e dall’USB, a cui ha aderito anche Potere al Popolo, Unione democratica Arabo Palestinese, Arci Roma, movimenti per la casa, studenti di Osa e Cambiare Rotta, e numerose altre realtà sociali che sono arrivate da diverse città. Ad aprire il corteo, l’attivista Greta Thunberg e la relatrice Onu Francesca Albanese.
L’appuntamento nella Capitale organizzato in solidarietà con la Palestina e contro la finanziaria del governo. Al grido «giù le mani dal Venezuela» sono stati poi dati alle fiamme la stampa della bandiera a stelle e strisce. L’episodio all’altezza del Colosseo mentre dagli altoparlanti risuonavano slogan come «Viva Maduro, viva Chávez, solidarietà ai popoli dell’America Latina», «Giù le mani dal Venezuela». Slogan e manifesti anche contro Crosetto e il servizio militare. Tra i cartelli esposti al corteo anche i volti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministri Salvini, Tajani e Crosetto accompagnati dalla scritta «Complice di genocidio». Intanto, proprio per l’elevata adesione e il rischio che si creassero momenti di tensioni durante il raduno, l’intero percorso è stato blindato dalle forze dell’ordine. Mentre un elicottero ha sorvegliato dall’alto il corteo, i blindati della polizia con gli agenti anti sommossa hanno seguito a piedi i manifestanti. Lungo viale Aventino, all’altezza della Fao, le pattuglie della polizia Locale hanno chiuso le strade in entrate. Invece, lungo la salita di San Gregorio al Celio, i carabinieri hanno bloccato eventuali ingressi al Colosseo. Infine la scorta delle forze dell’ordine ha proseguito fino a via Merulana e quindi in piazza San Giovanni dove, intorno alle 17, si sono radunati i manifestanti che hanno danno il via a un lungo dibattito di protesta. La situazione nel quartiere è tornata alla normalità intorno alle 21 quando il corteo si è sciolto anche dalla piazza.