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 2025  novembre 30 Domenica calendario

Genova, la polizia visita Thiago Ávila: “Su richiesta della Spagna”

Thiago Ávila non l’ha presa troppo male. L’ha denunciato subito su Instagram, ma con toni quasi ironici: “La polizia di Meloni ha appena lasciato la mia stanza”, ha scritto sui social l’attivista brasiliano, uno dei leader della Global Sumud Flotilla, giovedì sera da Genova. Era all’Hotel Bellevue per partecipare venerdì con i portuali alle manifestazioni per lo sciopero dei sindacati di base nel capoluogo ligure, poi ieri era a Roma. “Ero tornato in stanza mentre gli altri stavano ancora cenando – ha spiegato in un video. – Hanno bussato alla porta, pensavo fossero Greta o altri ma era la polizia. Hanno perquisito la mia stanza. Non sono stati irrispettosi, non mi hanno trattato male, ma erano molto molto curiosi, volevano sapere di più su cosa facessi qui e sul mio itinerario di viaggio in Europa”. Ávila poi ci ha spiegato che non è stata una perquisizione vera e propria, per la quale la legge italiana richiede il mandato di un magistrato o il sospetto della presenza di armi: “Hanno guardato nell’armadio e nei cassetti, mi hanno chiesto di vedere i bagagli ma non li hanno toccati”. Erano due agenti delle volanti di Genova, in divisa. Non la Digos, che non è stata neppure coinvolta.
A quanto abbiamo appreso sono andati a fare un controllo sulla base di una nota Schengen proveniente dalla Spagna, il Paese da cui Ávila era arrivato in Italia, che sollecitava “una sorveglianza”, un “controllo discreto” su di lui. Non si capisce il motivo, singolare che a chiedere di sorvegliare l’attivista brasiliano sia la Spagna, il cui governo nell’Unione europea è tra i più critici nei confronti di Israele. “Succede spesso quando presento il mio passaporto in Europa che appaiano segnalazioni”, dice ancora Ávila. “I governi di estrema destra – ha aggiunto l’attivista brasiliano nel suo video – hanno paura della propria gente e per questo cercano di criminalizzare i movimenti sociali e i sindacati”. La nota spagnola, ci spiegano, è comparsa ai terminali della Questura quando Ávila si è registrato in albergo, secondo le regole del portale Alloggiati Web. E la volante è partita subito.