repubblica.it, 30 novembre 2025
Fascina presenta la sua prima proposta della legislatura: una legge anti-maranza
L’ultima proposta di legge che porta come prima firma la sua risale a più di quattro anni fa, precisamente il 5 ottobre del 2021. A palazzo Chigi c’era Mario Draghi e Marta Fascina chiedeva, attraverso una legge costituzionale, di reintrodurre il vincolo di mandato per i parlamentari. Oggi la deputata di Forza Italia e ultima compagna di Silvio Berlusconi, torna a farsi sentire con l’idea di abbassare a 13 anni l’età per imputare di reato un minore. Insomma, una legge anti-maranza.
Come spiega in una nota la stessa Fascina, “il dilagare dei reati contro la persona o il patrimonio commessi da soggetti infraquattordicenni, spesso sfruttati da diverse organizzazioni criminali, richiede un intervento di tipo strutturale”. Da qui la proposta che ha l’obiettivo di “creare un argine per contrastare i fenomeni di delinquenza minorile, ormai sempre più numerosi. Una proposta di assoluto buon senso, che affronta in maniera sistematica una vera e propria emergenza sociale”.
E prosegue: “La proposta di legge prevede comunque il rispetto del principio fondamentale della verifica della capacità di intendere e di volere, che dev’essere condotta caso per caso. È ormai imprescindibile affrontare il fenomeno dei reati commessi in età sempre più giovane, un tema che da anni è al centro del dibattito e che ora richiede risposte concrete”.
Nella nuova legislatura, dove Fascina si è distinta tra i più assenteisti nelle file dei parlamentari, è al debutto come prima firmataria di una proposta di legge. Non che quelle che ha cofirmato siano molte di più, dato che si contano sulle dita di un mano. In tutto quattro.
La prima, risalente al 13 ottobre del 2022, è quella dell’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’uso politico della giustizia. C’è poi la proposta di legge in materia di retribuzione equa del lavoro subordinato e agevolazione fiscale a sostegno dei lavoratori a basso reddito. Il 5 settembre del 2023 punta invece sullo sviluppo di strumenti informatici e di servizi di assistenza telefonica per la prevenzione della violenza sulle donne. Infine l’8 febbraio del 2024 appoggia la richiesta dell’istituzione della Giornata nazionale contro la violenza negli stadi, in memoria dell’ispettore capo della polizia di Stato Filippo Raciti. Poi più nulla, fino a ieri.