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 2025  novembre 28 Venerdì calendario

Delitti Villa Pamphilj, ora la Procura indaga sui quattro interventi “a vuoto” della polizia

La polizia chiamata ben quattro volte in due settimane. E due volte in un solo giorno. Eppure Francis Kaufmann non è mai stato fermato, o anche solo portato in commissariato, nonostante ogni volta si trovasse in evidente stato di alterazione. E il dubbio atroce è che almeno la piccola Anastasia potesse essere salvata.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sugli interventi della polizia nei confronti del presunto killer di Villa Pamphilj, effettuati prima del duplice omicidio di Andromeda, 1 anno, e della compagna di Kaufmann, la 28enne russa, Anastasia Trofimova. Il fascicolo è senza indagati e senza ipotesi di reato. I pm sono infatti ancora in attesa dei risultati dell’indagine interna disposta dal questore Roberto Massucci che interessa una decina di poliziotti. Si tratta dei componenti delle volanti intervenute il 20 maggio (due volte), il 30 maggio e il 5 giugno dopo le segnalazioni al 112 di cittadini e commercianti. In tutti i casi Kaufmann è stato sempre lasciato libero.
I primi due controlli sull’americano risalgono al 20 maggio. La prima volta gli agenti avrebbero notato una ferita sul naso dell’uomo, mentre la donna presente appariva “rassicurante e accudente”. Nel secondo intervento, nello stesso giorno, scattato per la segnalazione di una persona molesta, i poliziotti hanno classificato l’episodio non come lite, ma come semplice caso di ubriachezza e lo hanno invitato a rientrare in albergo. A un terzo controllo, questa volta del 30 maggio, i poliziotti hanno trovato l’uomo in piazza Cavour di nuovo in stato di alterazione alcolica. Anche in quell’occasione, all’arrivo della volante, Kaufmann avrebbe “recuperato lucidità” e mantenuto un atteggiamento “assertivo”, rassicurando gli agenti. L’ultimo intervento è quello del 5 giugno, quando l’americano viene visto barcollante con la bambina in braccio e già senza la compagna. L’indagine interna punta a chiarire eventuali negligenze degli agenti. I risultati saranno poi girati ai pm per capire se sono stati commessi reati.
Intanto mercoledì la Procura ha chiesto il giudizio immediato per Kaufmann, che si trova detenuto nel carcere di Rebibbia dopo l’estradizione dalla Grecia. I pm gli contestano il duplice omicidio aggravato dai motivi futili e abietti, dalla minorata difesa, dalla relazione affettiva con la compagna e dalla discendenza in relazione alla figlia, oltre all’occultamento di cadavere.