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 2025  novembre 28 Venerdì calendario

Pd, una super corrente per blindare la segretaria: “Noi pronti a governare”

Sarà pur vero che non l’hanno vista arrivare, ma lei non ha visto arrivare loro. E adesso che hanno deciso di fondersi, senza però confondersi, in una sorta di supercondominio da cui far emergere chiaro chi detiene le quote di maggioranza dentro il Pd, a Elly Schlein conviene far buon viso a cattivo gioco: sfruttare la scia e tenere a battesimo – in quel di Montepulciano – il nuovo rassemblement fra tutte le correnti che l’hanno sostenuta alle primarie. Disposte ora ad allargarsi per consolidarsi al fine di tirarle la volata: non solo al prossimo congresso per il bis alla guida del partito (quando sarà), ma pure nella corsa per la leadership della coalizione progressista. Che non contempla alcun tipo di appoggio, né palese né occulto, a Giuseppe Conte.
È questo l’intento dichiarato dai tre azionisti di riferimento: Areadem by Dario Franceschini, i Dems capitanati da Andrea Orlando e gli ex Art.1 di Roberto Speranza. Il contrario dell’Opa ostile che tanti hanno raccontato. Nonostante negli ultimi due anni e mezzo si siano sentiti un poco trascurati, non abbastanza valorizzati rispetto ai fedelissimi che la segretaria ha piazzato nei ruoli chiave al Nazareno, snobbati nel loro sforzo di rinnovamento interno da cui è germogliato un plotone di 30-40enni – la stessa generazione di Schlein – pronto ad affiancarla nella costruzione del nuovo Pd e nella sfida a Giorgia Meloni. All’insegna di quella maggiore collegialità invocata da più parti, non soltanto dai riformisti che nelle stesse ore si ritroveranno a Prato: seconda tappa, dopo Milano, del tour promosso dalla minoranza riorganizzata intorno a Lorenzo Guerini e Graziano Delrio.
Sono loro ad aver organizzato da oggi a domenica, nel borgo medievale arroccato sulle colline senesi, una tre giorni di dibattiti e superospiti dal titolo ambizioso: “Crescere per l’alternativa”. Alla quale parteciperanno, fra gli altri, i segretari di Cgil e Uil Landini e Bombardieri, costituzionalisti e magistrati come Edmondo Bruti Liberati, i presidenti di Acli, Arci e Ordine dei medici, ambasciatori e docenti universitari. Per parlare di riforma della giustizia, lavoro, crescita, declino dell’Italia, diseguaglianze. Obiettivo: «Avviare una discussione sul futuro del Paese anche alla luce del risultato delle regionali che ci prospettano in una dimensione di governo», spiega Peppe Provenzano. Motore dell’iniziativa insieme ai giovani deputati Michela Di Biase e Marco Sarracino, con la supervisione di Nico Stumpo, vecchia volpe bersaniana.
Un appuntamento non per soli adepti, ma aperto a chiunque nel Pd ne condivida i propositi, tant’è che sono stati chiamati a raccolta tutti i parlamentari italiani ed europei, sindaci e amministratori. A riprova della volontà di ampliare la platea pro-Schlein, premiata dalle adesioni. A Montepulciano, infatti, ci saranno anche Gianni Cuperlo, Debora Serracchiani, Dario Nardella e i lettiani Marco Meloni e Anna Ascani: gente che al congresso aveva votato per il suo avversario, ma poi s’era avvicinata cammin facendo. Non ci sarà invece Stefano Bonaccini, che ha dichiarato di non essere stato invitato. «Però non è vero», protestano gli organizzatori, «gli abbiamo mandato una mail come a tutti gli altri». Quasi un proforma. Il presidente del Pd l’ha intuito e ha dato forfait. Perché il problema, adesso, è l’overbooking: i posti in piedi (e nelle liste) di un partito guidato da una segretaria al momento senza rivali, destinata perciò a durare a lungo. Sarà lei a chiudere l’assemblea del supercondominio. Riunita, causa boom di iscrizioni arrivate al migliaio, in una tensostruttura allestita per l’occasione ai giardini di Poggiofanti. Lo diceva già Giulio Cesare: «Se non puoi batterli, unisciti a loro». E Schlein lo ha capito.