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 2025  novembre 26 Mercoledì calendario

Santa Sede, il bilancio torna in attivo: deficit operativo dimezzato, bene investimenti e donazioni

Il bilancio della Santa Sede torna in attivo. Dopo anni di deficit crescente, il 2024 – quando dunque era ancora Francesco il Papa – ha registrato un avanzo di 1,6 milioni di euro. Frutto, spiega il budget consolidato pubblicato solo oggi, del dimezzamento del deficit operativo, passato da 83 milioni nel 2023 a 44 milioni nel 2024, del contenimento dei costi, imposto da anni da Francesco alla Curia romana, ma anche della migliorata gestione immobiliare e di una buona performance finanziaria conseguenza di un inatteso aumento delle donazioni, che erano invece calate ultimamente, e della contabilizzazione – non replicabile – di alcuni cambi di investimento.
“Il risultato dell’attività finanziaria nel 2024 ha dato un contributo importante al miglioramento del quadro economico complessivo, permettendo di chiudere l’esercizio con un piccolo avanzo”, spiega ai media vaticani il Segretario dell’Economia, Maximino Caballero Ledo, che sottolinea come “accanto alla prudenza nella gestione delle spese, è imprescindibile continuare a lavorare sul versante delle entrate: dalle donazioni al fundraising, dalla valorizzazione del patrimonio a una gestione degli investimenti coerente con i criteri stabiliti”.
L’avanzo di 1,6 milioni di euro rappresenta un significativo recupero rispetto al disavanzo di 51,2 milioni di euro registrato l’anno precedente, spiega la Segreteria per l’Economia. Il miglioramento sul piano complessivo si basa su una significativa riduzione del disavanzo, sceso di quasi il 50%, passando da 83 milioni a 44 milioni di euro. Ciò è stato reso possibile da un aumento di 79 milioni di euro delle entrate, “riconducibile alla crescita delle donazioni, ai risultati positivi dell’attività ospedaliera e al progresso registrato nella gestione immobiliare e commerciale”, spiega Caballero Ledo, e dagli sforzi di controllo delle spese che hanno parzialmente compensato l’inflazione e l’aumento dei costi del personale.
La performance nella gestione finanziaria è stata poi particolarmente positiva, generando risultati attivi pari a 46 milioni di euro, superando i livelli del 2023 e svolgendo un ruolo chiave nella copertura del deficit operativo. “È stato un sostegno prezioso, che ha aiutato a far fronte a un contesto ancora segnato da pressioni significative e ha offerto un supporto concreto alle attività legate alla missione della Santa Sede”, spiega il ministro delle Finanze, che ricorda che “una parte di questi risultati deriva da operazioni straordinarie legate alla riallocazione del portafoglio secondo la nuova politica di investimento e le indicazioni del Comitato per gli Investimenti. Si è trattato di un passaggio necessario per rendere la gestione più coerente con i criteri stabiliti, ma le plusvalenze generate in questa fase non sono replicabili con la stessa intensità negli anni successivi e riflettono la naturale volatilità dell’attività finanziaria”.
Nel 2013 papa Francesco aveva ereditato una difficile situazione di bilancio e fin dall’inizio del Pontificato ha messo mano ad una profonda riforma finanziaria, realizzata tramite una nuova architettura istituzionale (Consiglio per l’Economia, Segreteria per l’Economia, Revisore generale, authority finanziaria, Comitato investimenti), uno spoils system completo, una decisa spending review, accelerata nell’anno della pandemia, ma anche – in connessione con il processo sulla compravendita-truffa di un palazzo al centro di Londra – la sottrazione dell’autonomia di cassa alla Segreteria di Stato, un ordine radicale del patrimonio immobiliare, e la centralizzazione dei fondi sotto l’Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica, secondo le indicazioni del Comitato investimenti e sotto la supervisione della stessa Segreteria per l’Economia.
Un insieme di iniziative che ha dato finalmente frutto: se fino al 2023 il deficit era continuato a crescere, ora c’è addirittura un piccolo avanzo di bilancio. Eredità preziosa per papa Leone XIV, che già nei mesi scorsi aveva dichiarato: “La gente fa molte dichiarazioni sulla situazione finanziaria del Vaticano. Non è la crisi che la gente è stata indotta a credere… Continueremo a lavorare su questo. La riforma che Francesco ha iniziato, ha preso delle decisioni molto importanti, le cose sono certamente migliorate rispetto a dieci anni fa, ma questo deve continuare”.