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 2025  novembre 25 Martedì calendario

Elsa Morante, a 40 anni dalla morte Ama le dedica un loculo al Verano

Una targa nel cimitero del Verano, a san Lorenzo, il quartiere dove hanno preso vita i personaggi di uno dei suoi più celebri romanzi, “la Storia”. A quarant’anni dalla sua morte, che ricorre oggi, Roma ricorda Elsa Morante e il suo legame con la città, un fil o rosso che attraversa molti dei libri e dei racconti della grande scrittrice.
Nel loculo del cimitero monumentale che ospitò le ceneri della scrittrice, è stata installata una targa che testimonia il passaggio indelebile di Morante nelle pagine della storia di Roma.
Dopo la sua morte, il 25 novembre del 1985, la scrittrice venne cremata, come da sue volontà, e l’Assemblea capitolina del tempo le destinò un loculo cinerario all’interno del cimitero monumentale del Verano, per aver dato lustro alla Capitale e al Paese. Ma a distanza di alcuni anni dalla morte, le ceneri furono portate a Napoli per iniziativa dell’attore Carlo Cecchi, secondo quanto raccontato da Goffredo Fofi. E poi disperse in circostanze non ben precisate nel mare di Procida, scenario di un altro suo capolavolo, “L’isola di Arturo”, per il quale vinse il premio Strega (prima donna a conquistarlo).
Da allora il piccolo loculo del Verano è rimasto vuoto, privo di segni che indicassero il passaggio delle ceneri della scrittrice. Ormai in condizioni di semi abbandono, il loculo rischiava di essere messo all’asta. Il luogo, infatti, non era segnalato nelle visite guidate dedicate fino ad oggi agli scrittori del Novecento ospitati e ricordati al Verano. Tra di loro, Alberto Moravia, Natalia Ginzburg, Gianni Rodari e Suso Cecchi D’amico, intellettuali che con Morante stessa, in vita intrecciarono importanti relazioni.
Ma un’ indagine e una ricerca accurata negli archivi cimiteriali svolta per iniziativa della divisione Ama Cimiteri, ha fatto emergere quest’altro tassello che lega Elsa Morante a Roma: la permanenza delle sue ceneri al Verano. Uno dei tanti, perché l’autrice, nata e morta a Roma, ha avuto con la città un rapporto profondo.
Nata nell’agosto del 1912 in via Anicia, a Trastevere, Elsa si trasferì quando era ancora molto piccola a Testaccio, insieme alla mamma Ida. Lì, davanti all’abitazione dove visse la sua infanzia, in via Vespucci 41, c’è oggi una targa che la ricorda.
Ma è a san Lorenche scelse di ambientare uno dei suoi romanzi più celebri: “La Storia”. Così centrale, nella vicenda, da essere citato già nelle prime righe del libro: “Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma”. Ed è tratto dalle pagine de “La Storia” anche il testo che Ama ha scelto di incidere sulla targa che la ricorda: uno dei passaggi più toccanti del libro che racconta la vicenda di Ida e i suoi figli nella Roma degli anni Quaranta.