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 2025  novembre 25 Martedì calendario

Labubu, il nuovo business per i trafficanti di falsi. Pronte le scorte natalizie

Tra i giocattoli sono la moda del momento, con aste da decine di migliaia di dollari per portare a casa un pupazzo in edizione limitata. Un successo mondiale, quello delle Labubu, su cui si sono avventati anche i falsari. L’ultimo maxi sequestro è stato in Toscana, dove la Guardia di finanza di Cecina ha confiscato oltre 8mila giocattoli contraffatti, tra cui almeno 2mila peluche Labubu. Gli originali disegnati dall’artista di Hong Kong Kasing Lung si comprano solo online e nei negozi Pop Mart, con l’unico punto vendita in Italia che si trova a Milano. «Tutti gli altri commercianti non li possono vendere. Quando li abbiamo visti in delle vetrine del centro di Cecina, abbiamo pensato subito alla contraffazione», spiega il capitano Letizia Carrabino, comandante della compagnia locale.
Così l’operazione è partita esaminando alcune bambole, che si sono rivelate false. «Dalle fatture siamo risaliti al fornitore, un ingrosso a Pisa», prosegue il capitano Carrabino, «dove abbiamo trovato non solo i giocattoli, ma anche le componenti per assemblarli». Piccole teste, gambe e braccia di plastica, insieme alle scatole per confezionare le Labubu “tarocche”. A un occhio inesperto non sembrano riproduzioni, ma ci sono segni distintivi. Quelle autentiche si riconoscono dai nove dentini del sorriso e il marchio grafico sotto il piede. Il colore del viso non è troppo saturo e c’è un Qr code nell’etichetta, che rimanda al sito di Pop Mart. «Nel sequestro abbiamo trovato cioccolata con marchio Labubu, anche se Pop Mart non ha mai prodotto dolcumi», racconta l’ufficiale Carrabino, «e poi peluche con vestitini contraffatti firmati Prada e Gucci».
Non è ancora chiaro da dove vengano i pezzi delle imitazioni. E mentre la Guardia di finanza cerca di ricostruire la filiera illegale, i sequestri si registrano in tutto il Paese. Ieri a Milano la polizia locale ha requisito 1100 mostriciattoli tarocchi, con i venditori ambulanti che si rifornivano in un ingrosso nel quartiere Chinatown. A Genova, i baschi verdi hanno trovato 13.500 Labubu false, insieme ad altri articoli contraffatti, per un valore totale di circa 3,5 milioni di euro.
E poi a Palermo, dove tra i 10mila pupazzi sequestrati, che avrebbero potuto fruttare oltre mezzo milione di euro, c’era anche la riproduzione di una Labubu venduta a un’asta di Pechino per 130mila euro.
Proprio l’imitazione della bambola da record ha incastrato i truffatori. Questa statuetta verde menta, alta oltre un metro e sicuramente scomoda da attaccare alla borsetta, è la più costosa di sempre. Ma i modelli “a grandezza naturale” sono un mercato a parte. Nei formati tascabili, invece, le aste hanno premiato la Labubu Vans Collab, creata insieme al noto marchio di sneakers. Con il suo piccolo skateboard e il berretto, il mostriciattolo è stato lanciato a dicembre 2023 per 85 dollari al dettaglio. Il 24 luglio 2025, è stato venduto a quasi 11mila dollari. Cifre da capogiro, che hanno ingolosito i falsari di tutto il mondo.