corriere.it, 25 novembre 2025
Voli, la grande forbice dei prezzi dei biglietti aerei: Bolzano l’aeroporto più caro d’Italia, Crotone il più conveniente
Con 44 euro di tariffa media per un volo di andata e ritorno, extra esclusi, Forlì e Crotone quest’anno si contendono lo scettro di aeroporto più conveniente d’Italia. Con quasi 195 euro, all’altro estremo della classifica, la palma di scalo più caro del Paese va a Bolzano, che riesce a superare Lampedusa e Firenze. Mentre Malpensa emerge come meno cara di Palermo e Bari, e questa è un po’ una sorpresa.
È quanto emerge dall’analisi che il Corriere ha effettuato sui prezzi dei biglietti dei collegamenti intraeuropei nei primi dieci mesi di quest’anno. Numeri che mostrano un calo rispetto al 2024 per alcuni impianti – Malpensa, ad esempio, è più conveniente di circa il 5% —, ma anche incrementi a doppia cifra, ed è il caso di quasi tutti gli scali siciliani.
La presenza delle low cost, in particolare Ryanair, è il fattore che più spinge la tariffa media verso il basso. L’altro elemento che «abbatte» il costo (escludendo i servizi extra come il bagaglio a mano o la scelta del posto) è il fatto che l’aeroporto non ha molto traffico e quindi i collegamenti vanno «stimolati» per riempire gli aerei. Laddove la presenza dei vettori tradizionali è invece aumentata tra il 2024 e il 2025, il prezzo del biglietto si è alzato.
Ecco che nella top ten degli scali più convenienti compaiono anche Cuneo e Pescara (45 euro), così come Bergamo, che è il terzo impianto del Paese per passeggeri in transito dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa. A proposito dei due scali più grandi: in quello della Capitale il biglietto medio è di 101 euro (più dei 61 di Ciampino), in quello di Milano 81 euro. L’altra struttura del capoluogo lombardo, Linate, conserva la sua natura «premium» (107 euro).
Quanto alle variazioni, i cali maggiori vedono in cima Pantelleria (-18%), anche se è seconda per costo (153 euro). Segno meno significativo anche per Reggio Calabria (-17%) e Crotone (-9%). Dall’altra parte, nella sezione degli incrementi, si notano il +14% di Bari e Brindisi (sempre rispetto al 2024), il +11% di Catania e Palermo, il +30% di Comiso. Insomma: il Sud d’Italia, tranne qualche eccezione, è diventato più caro.
Il Corriere ha però analizzato anche un altro parametro: il costo per chilometro di un volo, parametrato sui collegamenti effettuati (nazionali, europei). In media chi ha viaggiato su Crotone ha pagato poco più di quattro centesimi (quindi una quarantina di euro ogni mille chilometri), seguono Reggio Calabria (4,46 centesimi) e Treviso (4,54). Bergamo da questo punto di vista mantiene la sua convenienza (4,8 centesimi).
E se Milano Malpensa con i suoi 7,14 centesimi a chilometro è più conveniente di Rimini (8,16) o Alghero (8,26), è quasi testa a testa tra Venezia (9,46) e Roma Fiumicino (9,74), mentre Olbia (12,3) è più conveniente di Linate (13). Nulla in confronto ai costi di Firenze (14,3 centesimi) – dove Ryanair non vola – e anche di Foggia (15,4 centesimi). Mentre in cima resta Bolzano con 25,6 centesimi, oltre sei volte più caro di Crotone.