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 2025  novembre 23 Domenica calendario

Corruzione alla Nato: appalti truccati nel settore armamenti

In principio fu Antelope Cobbler. Negli anni 70 la multinazionale americana Lockheed fu coinvolta in vicende di tangenti pagate a funzionari e politici di diversi Paesi Nato, tra cui l’Italia, per favorire la vendita di aerei C-130. Da allora gli scandali legati al mercato mondiale delle armi non si contano più.
Ora però le inchieste hanno fatto il salto di qualità e investono direttamente in Lussemburgo la Nspa, l’agenzia Nato per gli acquisti di armamenti e sistemi di supporto che collabora e coordina gli investimenti dei 32 Stati membri, facendo da interfaccia con le industrie. Dopo l’invasione russa dell’Ucraina la Nspa è diventata un gigante: rispetto al 2021 l’agenzia gestisce appalti triplicati per 9,5 miliardi e conta quasi 1.600 dipendenti.
Sono cinque le indagini giudiziarie aperte nei mesi scorsi su casi di sospetta corruzione nella Nspa: due negli Usa – poi misteriosamente abbandonate –, le altre in Romania, Belgio e Lussemburgo. Sotto la lente sono finiti funzionari, militari e agenti, tra i quali personale ed ex personale della Nspa passato poi al soldo delle aziende con il ruolo di consulente, coinvolti in affari negli Usa, in Olanda, Belgio, Turchia, Grecia, Romania e Italia. L’inchiesta belga il 15 maggio è sfociata in una decina di arresti per le ipotesi di corruzione e riciclaggio. Ma ora, anche dopo le segnalazioni di ex dirigenti interni tra le quali quelle del responsabile uscente del team di audit interno, il funzionario della Farnesina Gerardo Bellantone, lo scandalo sale di livello e coinvolge direttamente la direttrice generale della Nspa, l’americana Stacy Cummings, con accuse di inazione, intralcio, favoritismi e ingerenza nei controlli.
Il meccanismo è sempre lo stesso: per aggiudicarsi gli appalti Nato, le aziende delle armi ricorrono a una schiera di consulenti che molto spesso sono ex dipendenti della Nspa, in grado di arrivare a mettere le mani su documenti riservati interni e a manipolare gli ingranaggi dell’agenzia, indicando le ruote da ungere per battere la concorrenza. A maggio il segretario generale della Nato, l’olandese Mark Rutte, aveva promesso pulizia e maggiori controlli. Ma le prime segnalazioni di irregolarità erano datate 2017. Da maggio poi Cummings è finita sotto indagine interna.
Le indagini in corso in Belgio si concentrano su possibili “irregolarità” nell’assegnazione di contratti alle aziende della difesa per l’acquisto di equipaggiamenti militari come munizioni e droni, fattore chiave nella guerra in Ucraina. I procuratori sospettano che i dipendenti dell’agenzia possano aver fornito informazioni riservate alle aziende per aiutarle ad aggiudicarsi appalti e che il denaro possa essere stato riciclato tramite società di consulenza create a tale scopo.
Ma l’altroieri la testata olandese Follow the Money (Ftm), insieme a La Lettre, Le Soir e Knack, ha diffuso documenti interni della Nspa dai quali risulta che alti funzionari dell’agenzia hanno accusato Cummings di favoritismi, di non aver indagato sulla corruzione e di indebita ingerenza nel loro lavoro. Il 21 febbraio l’ormai ex direttrice delle risorse umane della Nspa, Geneviève Machin, in una lettera a tutti gli Stati membri ha accusato Cummings e i suoi collaboratori più stretti di non aver indagato sui casi di corruzione e di aver fatto pressioni su di lei affinché favorisse alcuni candidati a incarichi di alto livello. Secondo documenti interni visionati da Ftm, a inizio marzo il cda della Nspa ha nominato un investigatore esterno per verificare le accuse di Machin. Il rapporto doveva essere presentato entro il 17 giugno, ma cinque mesi dopo ancora non è stato consegnato.
Alcune accuse di Machin sono state riprese in un rapporto di audit interno di ottobre, ottenuto da Ftm, che evidenzia la mancanza di misure per prevenire frodi e corruzione e la riluttanza della dirigenza della Nspa ad affrontare i problemi. Il responsabile uscente dei controlli interni, Gerardo Bellantone, aveva proposto di inserire nel piano di revisione del 2025 un audit delle procedure antifrode e anticorruzione dell’agenzia, ma la “proposta non è stata sostenuta” da Cummings, ha scritto Bellantone. E il 17 settembre il rappresentante Usa nel consiglio di sorveglianza della Nspa, Kevin Baird, è intervenuto per impedire la verifica, secondo un altro documento visionato da Ftm. Intanto gli Usa continuano a premere sugli Stati membri perché comprino sempre più armi. Gli Antelope Cobbler di oggi si fregano già le mani.