Corriere della Sera, 23 novembre 2025
Report e l’audio di Fanizza: il collegio mi ha chiesto di agire
La puntata di Report di stasera, che riaprirà il caso Garante della Privacy, non è ancora andata in onda ma, grazie a alcune anticipazioni, ieri si sono registrate già nuove reazioni.
Il sito della trasmissione ha pubblicato un brano registrato dell’intervento dell’ormai ex segretario generale dell’Authority, Angelo Fanizza, che suggerirebbe come quest’ultimo non abbia tentato di aprire un’indagine interna senza un mandato preciso da parte del collegio. Che è quanto ha ricostruito nell’intervista al Corriere il sindacalista della Fisac-Cgil Alessandro Bartolozzi. Tre i passaggi cruciali: Fanizza dice all’assemblea del personale, da cui poi è emersa la richiesta di dimissioni dei quattro membri del collegio, di non essere stato «un battitore libero» in questa vicenda. Sottolinea anche di essere stato «responsabilizzato» a effettuare una ricerca della «talpa» che avrebbe passato notizie all’esterno. E infine precisa che con il collegio ha parlato anche della modalità in cui si sarebbe potuta articolare l’attività investigativa. In questo modo il dirigente, secondo Report, sembra alludere al fatto che il Garante era al corrente di come il segretario generale si stava muovendo.
Sul punto ieri è intervenuto uno dei membri del collegio: Agostino Ghiglia,secondo cui un mandato d’indagine a Fanizza era stato dato, ma non quello di agire illegalmente. E che il segretario generale si è dimesso «perché ha fatto un errore molto grave, inviando una lettera con richieste di cui il collegio era all’oscuro, e che erano illecite, perché violavano proprio quella privacy che l’Autorità protegge». Da cosa nasce dunque la richiesta di dimissioni da parte dell’assemblea? «È chiaro che se non so una cosa, e mi vedo piombare una lettera con richieste illecite, non sapendo che il collegio era all’oscuro, mi può venire il sospetto che non lo fosse... Insomma è una vicenda surreale» è la replica.
Il collegio dunque resterà al proprio posto: «Io non ho nessun motivo per dimettermi – dice Ghiglia —, quella parte della politica che reclama indipendenza e poi vuole che ci dimettiamo è assolutamente in contraddizione. Se siamo indipendenti, tali rimaniamo. Non possiamo dimetterci sotto la pressione di Report, perché una trasmissione ci ha preso di mira».
E Report promette di proseguire, stasera, rendendo noto un documento contenente le molte questioni ancora aperte, secondo i dipendenti del Garante. Dovrebbe trattarsi delle domande raccolte dal sindacato prima del confronto pubblico con il collegio, rimaste senza risposta perché poi quell’assemblea è stata monopolizzata dal caso dell’indagine interna.
Tra le lagnanze del personale c’è, ad esempio, quella sulla gestione delle risorse che «ha progressivamente sottodimensionato i dipartimenti nevralgici», nonostante l’acquisizione di nuovo personale «anche con metodi che abbiamo apertamente contestato». Vengono criticare inoltre le «disarticolate dichiarazioni» di singoli componenti, «univocamente indirizzate alla tutela dell’operato individuale», piuttosto che alla difesa dell’istituzione.