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 2025  novembre 21 Venerdì calendario

Caporalato, indagati tre dirigenti di Tod’s: “Cecità intenzionale sullo sfruttamento”

L’azienda del lusso Tod’s di Diego Della Valle “utilizza lavoratori in condizioni di sfruttamento nella piena consapevolezza di tale sistema che si avvale ampiamente di opifici cinesi”. L’azienda “è a conoscenza della rimozione dei meccanismi di sicurezza alle macchine da lavoro e della corresponsione di emolumenti sproporzionati per difetto”, fino a 2,9 euro lordi all’ora anche a Natale. Se ne conclude che “Tod’s pare affetta da una sorta di cecità intenzionale”. Con questi passaggi contenuti in un documento di 144 pagine la Procura di Milano ha chiesto al gip che la S.p.a. marchigiana sia interdetta a pubblicizzare beni e servizi per 6 mesi. Da questa richiesta emerge poi che tre top manager sono indagati per caporalato e con loro l’azienda per la legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Si passa così dal campo colposo a quello doloso. Rispetto al primo, la stessa Procura aveva chiesto l’amministrazione giudiziaria. Richiesta già bocciata per la competenza territoriale e che ieri la Cassazione ha ribadito definendo la competenza presso la Procura di Ancona. I due fascicoli però viaggiano separati. E in quello penale “l’atteggiamento doloso di soggetti intranei a Tod’s” emerge da una “attività di audit del 15 maggio 2024 commissionata da Tod’s a seguito della quale vengono formulate precise raccomandazioni rispetto al sistema automatizzato di registrazione delle ore di lavoro e ai sistemi di protezione dei macchinari”. L’audit sarà trasmesso a Tod’s e anche ad alcuni manager indagati. Tanto che “il 10 febbraio 2025, giorno del sopralluogo ispettivo, le raccomandazioni del committente non sono state minimamente prese in considerazione dall’appaltatrice né specialmente Tod’s ha provveduto a verificare l’effettiva esecuzione di tali prescrizioni”. Tod’s poi, riporta il pm, firmerà un contratto con la Evegreen, società con “quattro dipendenti e locali inidonei per un’attività produttiva”, autorizzandola a delegare le attività a una lista di fornitori dove “sono presenti la Clover Moda S.r.l. e la Qin Zekun, imprese dove avviene lo sfruttamento lavorativo e che sono state espressamente accettate da Tod’s”. Negli ultimi due anni Tod’s ha sottoposto ad audit decine di fornitori facendo emergere “situazioni rilevanti rispetto all’ipotesi di caporalato”. Insomma, conclude il pm, “Tod’s” sembra affetta da “una sorta di cecità intenzionale” visto che non prende “atto dei contenuti degli audit chiesti”.