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 2025  novembre 21 Venerdì calendario

Attentati a Ranucci, una lettera anonima apre la pista della camorra e del traffico d’armi

C’è una nuova pista nell’inchiesta sull’attentato del 16 ottobre scorso al conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Una traccia tutta da verificare che tira in ballo la camorra e dalla Campania porta direttamente in Veneto. Ci sta lavorando la Procura di Roma, con il pm Carlo Villani che oggi sentirà come persone informate sui fatti l’inviato di Rai3, Daniele Autieri, e Francescomaria Tuccillo, ex Ad della società Cantieri Navale Vittoria, storica azienda italiana che produce anche motovedette da guerra.
Venerdì scorso, infatti, alla redazione di Report è arrivata una lettera anonima (ma molto dettagliata) che collega ad ambienti camorristici la bomba carta da un chilo di polvere pirica piazzata tra l’auto del giornalista e il cancello della sua abitazione a Pomezia. “Ambienti criminali”, hanno poi verificato i cronisti della trasmissione, coerenti con quelli citati in un servizio su un presunto traffico internazionale di armi, a firma di Autieri, andato in onda domenica. La missiva è stata immediatamente consegnata ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, che hanno iniziato a cercare i riscontri. A stretto giro è arrivata la convocazione da parte del pm.
Gli accadimenti sono recenti. Quando il 24 settembre il cronista di Report si è presentato nella sede di Cnv ad Adria (Rovigo) per intervistare l’attuale presidente Roberto Cavazzana, alcuni dipendenti hanno rinvenuto nel cantiere due casse di legno con dentro due mitragliatrici da guerra non registrate. I fucili, ha ricostruito Report, erano associati a due motovedette destinate all’Oman, paese al quale però sono state fornite solo le imbarcazioni senza i mitragliatori. “Una prova che giustificherebbe la pista del traffico di armi”, ragiona Autieri in puntata.
Cosa c’entra però la camorra? Sempre il servizio di Report spiega che la società Arkipiù di Caserta, che avrebbe finanziato parte degli 8,2 milioni necessari a Cavazzana per acquistare Cnv, a inizio 2025, dalla famiglia Duò, dopo uno stato di crisi che aveva spinto Palazzo Chigi ad avviare la procedura del Golden Power. Tra gli ex soci di Arkipiù (che è estranea alle inchieste) figura anche una persona in affari in un’altra società con Luigi Russo, condannato per concorso esterno con il clan dei casalesi capeggiato dal boss Giuseppe Setola.
Sulla tenuta della pista potrà riferire ai pm anche Tuccillo, che il 17 ottobre, poche ore dopo l’attentato a Ranucci, viene invitato con una pec a lasciare l’azienda, dimissioni formalizzate poi il 10 novembre. “Di casi insoliti ne sono successi diversi – ha detto l’ex Ad a Report – tra cui il fatto che a inizio mandato mi veniva consigliato di non restare mai a dormire ad Adria”. Prima della gestione Cavazzana è stata fondata una società controllata, la Vittoria Yacht, mai decollata, in qualche modo legata a esponenti locali di FdI. Sul caso stanno lavorando anche la Procura di Rovigo e la dda di Venezia. Cavazzana e Tuccillo sono estranei a tutte le inchieste. Il servizio “Battaglia navale”, tra l’altro, è tra quelli che nove cronisti di Report hanno inserito in una denuncia, redatta dall’avvocato Roberto De Vita e consegnata alcuni giorni fa ai carabinieri.