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 2025  novembre 20 Giovedì calendario

Il Riesame respinge la richiesta di arresto per il gastroenterologo che diagnosticò il tumore a Matteo Messina Denaro

Il medico che eseguì nel 2020 la colonscopia sull’allora boss latitante Matteo Messina Denaro non deve andare in carcere. Il tribunale del Riesame ha infatti confermato la decisione del gip, respingendo la richiesta di arresto avanzata dalla Dda nei confronti del medico gastroenterologo di Marsala Sebastiano Bavetta, indagato per favoreggiamento aggravato. Secondo la Procura di Palermo sarebbe stato consapevole che il paziente fosse il capomafia. Di avviso opposto il giudice per le indagini preliminari e il Riesame. Il medico, sentito dai pm, ha ammesso di aver eseguito l’esame, ma ha sostenuto di aver saputo solo dopo la cattura che il paziente in realtà era il superlatitante.
Era il 3 novembre di 5 anni fa quando lo specialista diagnosticò al capomafia il cancro al colon attraverso una colonscopia. Il boss di Castelvetrano si sarebbe presentato con l’identità di Andrea Bonafede ed era arrivato al medico tramite Giovanni Luppino, l’autista di Messina Denaro arrestato insieme a lui il 16 gennaio del 2023 nei pressi di una clinica “La Maddalena” di Palermo. Nel covo del boss di Cosa Nostra, a Campobello di Mazara, erano stati trovati i referti compilati da Bavetta e intestati a Bonafede.
“È dimostrato che Bavetta abbia mostrato una speciale sollecitudine e abbia garantito un trattamento di favore diverso rispetto a quello riservato agli altri pazienti. È parimenti emerso che abbia ricevuto da Messina Denaro corrispettivi in denaro di entità superiori agli onorari ordinariamente praticati”, scriveva lo scorso luglio il gip nell’ordinanza, come riporta Livesicilia. Il giudice precisava però che “ciò che resta indimostrato è il dato della consapevolezza della reale identità del paziente che si era presentato con la falsa generalità di Andrea Bonafede”. Le motivazione del Riesame, invece, non sono state ancora depositate.