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 2025  novembre 20 Giovedì calendario

Montenapoleone non è più la via più cara

Avevamo un primato, ma per il momento lo abbiamo ceduto all’Inghilterra. Milano non è adesso la città dello shopping più costosa al mondo, semplicemente poiché, in giro per il pianeta, un’altra metropoli è riuscita a superare i prezzi del capoluogo lombardo. A confermarlo è il report globale di Cushman & Wakefield, “Main street across the world”, che nel 2024 aveva incoronato una strada meneghina come la più cara di ogni continente: via Montenapoleone. Oggi, però, l’arteria centrale del Quadrilatero della moda è stata superata da New Bond Street, nel cuore di Londra, dove i canoni di locazione negli ultimi dodici mesi sono cresciuti del 22 per cento arrivando a sfiorare i 20.500 euro annui al metro quadro. Montenapo resta seconda, con la cifra stabile di 20 mila euro al metro quadro. Qui gli affitti commerciali risultano in una fase di stallo: «La stabilità dei canoni rilevata quest’anno in via Montenapoleone conferma una fase di assestamento e consolidamento da parte dei principali brand del lusso nelle posizioni finora acquisite. Non si sono registrati nuovi ingressi tali da generare un incremento dei valori, ma iniziano ad affacciarsi sul mercato alcune opportunità che lasciano presagire una rinnovata vivacità nei prossimi mesi». A spiegarlo è Thomas Casolo, responsabile retail di Cushman & Wakefield in Italia. Sentiamo ora cosa pensa della perdita dello scettro il Presidente (appena rieletto) di MonteNapoleone District, Guglielmo Miani. Ecco le sue parole: «A onor del vero, non sono sorpreso. Come associazione nel tempo abbiamo lavorato caparbiamente per raggiungere questo prestigioso traguardo, ma negli ultimi 12-18 mesi ci siamo accorti del sopraggiungere di alcune serie problematiche. A iniziare dalla mancata riqualificazione della strada con il conseguente disordine quotidiano. Senza parlare dell’estetica. Inoltre abbiamo notato un grave peggioramento della sicurezza che secondo nostri sondaggi è una questione molto sentita dalla clientela, sia italiana che internazionale. Non si può assolutamente prescindere dall’ordine pubblico». E veniamo all’ultima novità. «Aggiungiamo infine – prosegue Miani – la ciliegina sulla torta, ovvero l’introduzione della Ztl Quadrilatero che dal mese di maggio ci ha penalizzato da tutti i punti di vista. Sommando questi tre fattori negativi possiamo comprendere la diminuzione d’interesse da parte degli investitori e delle griffe. Vorrei ricordare che per essere (e rimanere) i numeri uno al mondo non bisogna tralasciare alcun dettaglio. Purtroppo la città di Milano, e chi la gestisce, non segue le necessità di MonteNapoleone District». È fuori da ogni dubbio che il Comune di Milano non sia stato minimamente partecipe, nel recente periodo, delle esigenze e necessità di commercianti, albergatori e ristoratori del Quadrilatero. Con il tempo, poi, si pagano le inevitabili conseguenze.Tornando alla classifica, dopo le località di Londra e Milano, sul terzo gradino del podio troviamo l’Upper Fifth Avenue di New York con 18.360 euro al metro quadro all’anno per gli affitti commerciali. Seguono l’Asia con Tsim Sha Tsui di Hong Kong e la Francia grazie alla famosa Avenue des Champs Elysées in quel di Parigi. In Europa svetta, comunque, un’ulteriore città tricolore, ovvero Roma, con una via Condotti da 16 mila euro al metro quadro. A livello continentale, invece, possiamo rilevare una crescita media del 4% nei canoni di locazione su base annua, in progresso dal 3,6% del 2024.
Migliora anche il Paese italiano, dove il segmento high street retail di lusso ha registrato nel 2025 una crescita media dei canoni del 6% su base annua, in accelerazione rispetto al +4,6% dei passati 12 mesi mesi. Al contrario, il segmento mass market evidenzia un rallentamento, con un incremento dei canoni pari al 2%, in calo dal +4,3% dell’anno precedente. Vediamo cosa succederà con l’arrivo dei Giochi Olimpici.