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 2025  novembre 20 Giovedì calendario

«Le ho perse. E allora? Sono stato male solo quando morì mamma»

«Se mi chiama per la Michelin, sappia che non ho nulla da dirle».
Neppure se ci è rimasto male?
«Ribadisco, non ho nulla da dire. E comunque non ci sono rimasto male. La sola perdita per cui ho sofferto e pianto è stata la morte di mia mamma, nel 2020. Mia mamma per me è stata tutto: mamma, appunto. Fidanzata, moglie, amica. Tutto. Quando una persona vive un dolore tanto intenso, il resto non conta».
Raggiunto al telefono al termine della 71esima edizione della Guida Michelin Italia, svoltasi questa mattina al Teatro Regio di Parma, Gianfranco Vissani (foto), umbro, classe 1951, patron di «Casa Vissani» a Baschi (Terni) ha commentato in maniera garbata, ma risoluta, la decisione della Rossa di togliergli anche la seconda stella.
Ne aveva già persa una nel 2019.
Il ristorante grazie al cielo va bene Non esiste solo la Michelin: all’estero siamo stati invitati per partecipare a un’altra classifica
«Ho continuato ad andare avanti. È quello che conta».
E adesso?
«Lo stesso. Mantengo la rotta. Le dirò di più».
Cosa?
«Io, con la mia brigata, sono sempre qui, con la serietà che mi e ci contraddistingue. E con tanta voglia di fare una cucina semplice, gustosa, immediata. Il ristorante grazie al cielo va bene. Lo sanno anche all’estero».
Messaggio subliminale?
«No. Verità. Abbiamo ricevuto l’invito da La Liste (la classifica che stila i migliori ristoranti al mondo partendo dall’analisi di oltre 600 guide gastronomiche, pubblicazioni e recensioni online, ndr). Tra qualche ora voleremo a Parigi. Alla fine non c’è solo la Michelin».
Ci andrà senza stella.
«Ci andrò a testa bassa, non di chi è abbacchiato, ma di chi pensa solo a lavorare».