Corriere della Sera, 20 novembre 2025
Zuppi: «Fine vita, preoccupati dall’autonomia differenziata»
La preghiera sulla tomba di San Francesco, poi l’incontro con i vescovi italiani. Stamattina Leone XIV andrà ad Assisi, per la prima volta da Papa. Ieri i vescovi hanno lanciato un appello per la pace: «Auspichiamo che all’umanità siano risparmiati ulteriori lutti e tragedie e sia evitata la spaventosa ipotesi di una catastrofe dalle conseguenze incalcolabili». Prevost aveva già incontrato la Cei in Vaticano a giugno, raccomandando anzitutto: «Restate uniti». Una responsabilità che il cardinale Matteo Zuppi vede più che mai urgente, in un mondo diviso, anche all’esterno. Prima della Veglia di preghiera, gli si chiede delle tensioni tra Quirinale e Palazzo Chigi e il presidente della Cei sospira: «Cosa pensano i vescovi? Che equilibrio, dialogo e rispetto siano sempre garantiti, tanto più in un momento come questo». Tutti «dobbiamo fare uno sforzo per uscire da qualunque polarizzazione e dare certezze, in un dialogo tra le istituzioni che sia all’altezza del momento».
Non è il caso di alzare i toni e anche su un tema come il fine vita, a proposito del suicidio assistito scelto dalle gemelle Kessler, il cardinale misura con cura le parole: «Da parte nostra c’è vicinanza e sofferenza. Ci sono tante domande di fronte a questa scelta che richiede rispetto». È chiaro che la Chiesa la veda in modo differente, Zuppi ricorda che il dibattito in corso in Italia «non è sul diritto ma sulla depenalizzazione, è diverso». La sentenza della Consulta che «tutti stiamo aspettando» sarà importante per rispondere al problema delle «scelte regionali»: «Ci preoccupa che ci sia una autonomia differenziata sul suicidio assistito, che vi possano essere scelte contraddittorie». Per la Cei è fondamentale garantire cure palliative, «richiesta che non ha trovato attuazione». Quindi legge ciò che scrisse a febbraio: «Sulla vita non ci possono essere polarizzazioni o giochi al ribasso. La dignità non finisce con la malattia o quando viene meno l’efficienza. Non si tratta di accanimento, ma di non smarrire l’umanità». E aggiunge: «Lo ribadirei pari pari».