Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  novembre 18 Martedì calendario

Omicidio Attanasio, la nuova pista della miniera russa

Nuova pista investigativa sull’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso con il carabiniere Vittorio Iacovacci in Congo il 21 febbraio 2021 in un’imboscata al convoglio del World Food Program nel Nord Kivu. Da una nuova testimonianza emerge l’ombra di una missione segreta alla ricerca di informazioni su una miniera strategica per i piani militari russi.
Alla Procura di Roma è ancora aperto un fascicolo nel quale si procede per omicidio a carico di ignoti. La novità è una testimonianza diretta di uno degli operatori presenti sulla scena dell’agguato, depositata dal legale dei genitori di Attanasio: documenti, foto e cartografie indicherebbero come destinazione del convoglio la zona di Ruthsuru e Lueshe, dove si trova una miniera di pirocloro-niobio legata a interessi russi. Il niobio è un materiale raro e strategico, fondamentale per i veicoli ipersonici top secret di Mosca, perché le sue leghe resistono a temperature estreme e all’ossidazione, ricercatissimo dall’industria militare. Il testimone coperto parla di minacce ed effrazioni subite.