il Fatto Quotidiano, 16 novembre 2025
Aci, rotatorie, bufale&C.: tutte le mance contenute nella Manovra di Bilancio
Sarà pure “una manovra seria”, la quarta del governo Meloni, come si è affrettato a sottolineare il ministro dei Rapporti col Parlamento Luca Ciriani (FI) dopo la valanga di emendamenti presentati dalla maggioranza che minaccia di riscrivere la legge di Bilancio. Anche se necessariamente dovrà restare compressa in 18,7 miliardi una certezza c’è: la presenza di una raffica di micro-norme, volgarmente dette mance. Non tutte sopravviveranno, ma ormai la manovra è l’unica occasione che hanno i parlamentari per tirar su qualche soldo per i loro interessi politici e territoriali, qualche volta persino meritori, altri di pura clientela elettorale.
Territori ed eventi.
Arrivano altri soldi al pozzo senza fondo delle spese per Milano-Cortina: FI chiede 114 milioni per per incrementare la sicurezza. Che per Fratelli d’Italia va garantita con nuove assunzioni in polizia anche per l’America’s Cup 2027 che si terrà a Napoli. Sempre FI vuol dare 30 milioni alla città di Venezia e all’Anas 250 mila euro per realizzare una rotatoria nella provincia di Foggia. Per l’ammodernamento dell’oratorio dell’Ente “Parrocchia S. Maria del Soccorso” di Vibo Valentia ci sono 1,5 milioni. A Matera, designata “Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026”, vanno 23 milioni dal 2026 al 2028. FdI rimodula, aumentandole, le spese di gestione e manutenzione del Mose di Venezia. Per l’assunzione al Parco nazionale tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere (Grosseto) vanno 120 mila in tre anni. FdI prevede poi 2 milioni per la promozione delle città di antica tradizione ceramica. Per l’Associazione nazionale “Vie e Cammini di San Francesco” ci sono 30 mila euro annui in più. Più soldi anche per le assunzioni al Parco Nazionale Arcipelago Toscano. A Verona vanno 250 mila per la riqualificazione del Velodromo “San Lorenzo” e 10 milioni per l’istituzione del Museo nazionale del vino.
Flora e fauna.
Noi Moderati chiede di istituire la filiera bufalina con 500 mila euro, di rifinanziare con 1 milione il fondo per il recupero della fauna selvatica e di assegnare 500 mila euro all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”. Ci sono poi 15 milioni per il rimboschimento di Trento e Bolzano. FI chiede 1 milione per il contrasto del bracconaggio ittico, ma anche di rifinanziare con 20 milioni il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Mentre 40 milioni vanno al Fondo Unico per le emergenze fitosanitarie ed epizootiche in agricoltura. C’è poi la nomina del Commissario straordinario nazionale per fronteggiare l’emergenza della Xylella e l’immancabile aiuto ai birrifici con un taglio delle accise da 4,7 milioni.
Enti.
Siccome la manovra taglia i fondi all’Istituto italiano di Tecnologia di Genova, diretto per 14 anni dall’ad di Leonardo Cingolani, Noi Moderati chiede di incrementare di 5 milioni l’autorizzazione di spesa. Sempre il partitino di Maurizio Lupi vuole neutralizzare il taglio di 50 milioni dal bilancio Aci. Soldi, come sempre, alla Gazzetta amministrativa: 1 milione per la fondazione presieduta da Enrico Michetti, l’ex candidato sindaco di Roma del centrodestra. FdI chiede 150 mila euro per il Festival Umbria Jazz e 3 milioni per l’Associazione Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli.
Cultura e sport.
Noi Moderati propone 4 milioni di euro (dal ’26 al ’29) per la Fondazione Teatro Arte Sicilia, con particolare riferimento al Taormina Film Festival e al Festival TaoArte; un milione alla promozione turistica del territorio di Agrigento per il prossimo triennio e 6 milioni per tre anni alla promozione della lingua e cultura italiana all’estero. Non manca nemmeno, a firma del senatore forzista Gasparri, noto per il suo attivismo (con insulti) sui social, un fondo per la formazione genitoriale all’uso responsabile delle tecnologie digitali, a cui dare 19 milioni per il prossimo triennio.