la Repubblica, 16 novembre 2025
Il maltempo sferza Genova allagamenti, crolli e tornado
Sono stati localizzati ieri sera tre escursionisti che risultavano dispersi ai Piani di Praglia, nell’entroterra di Genova: l’esito delle ricerche ha dunque alleggerito il bilancio di una già complicata giornata, di allerta gialla e molti danni, per il capoluogo ligure. Le ricerche dei vigili del fuoco sono partite al tramonto, con diverse squadre, in un’area impervia.
Ben più grave la situazione di una quarantina di famiglie che rischia di essere sgomberata dalle proprie abitazioni, dopo che ieri, sotto una pioggia battente, in allerta gialla, è crollato un muraglione in via Nicoloso da Recco, nel quartiere di Pegli, nel Ponente di Genova e i detriti hanno travolto diverse auto parcheggiate, tranciato la rete di gas e elettricità, minacciando un condominio. «Sono vicina alle cittadine e ai cittadini che in queste ore stanno vivendo forti disagi», ha pubblicato su Facebook ieri sera la sindaca Silvia Salis, rivolgendo l’appello, anche per oggi, di «stare in casa». «È solo l’inizio», dice l’assessore comunale alla Protezione civile, Massimo Ferrante, che da ieri ha mobilitato tutte le ventisei squadre della polizia locale e le undici di protezione civile.
C’è apprensione in Liguria perché, dopo trentasei ore di allerta gialla e precipitazioni con picchi di oltre 100 millimetri e ingenti danni nel Ponente della città e in Val Polcevera, oggi alle 12, scatterà l’allerta arancione, fino alle 21. Ieri, una tromba d’aria (tecnicamente downburst), nello stesso quartiere di Pegli, ha spazzato via i container impilati nel porto di Pra’, sradicato diversi alberi che si sono abbattuti sulle auto parcheggiate, ha infranto i vetri del grattacielo di via Sabotino, ha abbattuto un furgone che stava percorrendo la strada litoranea, oltre a danneggiare diversi circoli nautici e strutture sportive. Per l’asfalto scivoloso, in mattinata, sull’autostrada A10 un tir che viaggiava in direzione Genova, da Savona, nei pressi di Pra’ ha sbandato incastrandosi di traverso, con la cabina in parte sospesa fuori dalla carreggiata, sbarrando il traffico e tagliando in due la Liguria (la ferrovia era bloccata per lavori programmati e l’Aurelia è stata chiusa alcune ore per rischio frana). Il conducente ha riportato ferite leggere, non sono stati coinvolti altri veicoli, ma il tratto è stato riaperto solo alle 13. Intanto, l’aeroporto Colombo ha dovuto dirottare e cancellare diversi voli.
Nel capoluogo, è stata colpita dalle piogge scroscianti anche la Val Polcevera, dove, in neppure mezz’ora, è esondato il rio Fegino, a Borzoli. «Da venerdì abbiamo avuto un temporale autorigenerante a quattro chilometri al largo di Genova che, a intermittenza, sconfinava sulla costa – spiega Ferrante – se si fosse scaricato su Genova, si sarebbe verificato un altro 2011». E il riferimento è alla drammatica alluvione del rio Fereggiano, dove persero la vita sei persone. Le precipitazioni previste oggi colpiranno un territorio già stressato e saturo. A Genova e su tutto il centro-Levante della regione l’allerta è massima. «I danni sono ingenti e stanno crescendo, ma non sappiamo ancora quantificarli», dice l’assessore alla Protezione civile.