la Repubblica, 16 novembre 2025
Patto per il Nord, nasce il partito degli ex leghisti
Al posto dell’Alberto da Giussano nel simbolo c’è un altro personaggio storico mitologico lombardo, cioè Pinamonte da Vimercate, anche lui prima del 1200 impegnato contro l’imperialismo di Federico Barbarossa. Il neonato partito, fondato ufficialmente ieri a Treviglio, in provincia di Bergamo, si chiama Patto per il Nord. E vuole sfidare la Lega nel suo terreno, quello del federalismo e della rappresentanza degli interessi nel nord.
Davanti ad una platea di circa 300 persone il congresso ha eletto per acclamazione il segretario, e non è stata una sorpresa: Paolo Grimoldi, espulso dalla Lega dopo le Europee dell’anno scorso, per anni deputato e segretario della Lega Lombarda. La relazione introduttiva è stata invece affidata ad un’altra vecchia conoscenza leghista, Giuseppe Leoni, eletto con il Carroccio degli esordi, nel 1992. I nemici dei pattisti – molti dei quali avevano provato a creare una minoranza interna alla Lega assieme ad Umberto Bossi denominata Comitato nord – sono due: ovviamente Matteo Salvini, considerato un traditore della missione originaria; e un altro, simbolico, cioè il ponte sullo Stretto. Considerata un’opera inutile e dannosa. Tra parentesi: proprio ciò che fino a qualche anni fa proclamava pubblicamente lo stesso Salvini. Il quale «non prende più voti al nord, ma nemmeno al centro e al sud. Un partito in caduta libera e in crisi di identità. Per questo, con coerenza, adesso ci siamo noi», dice Grimoldi.
Chi si aspettava scenografie nostalgiche padane è rimasto deluso ma l’idea degli organizzatori, cioè varie sigle autonomiste che in questi anni hanno mollato la Lega diventata nazionalista, non è quella di scimmiottare l’epopea (o la paccottiglia) del passato. «Chi ha distrutto la casa in cui eravamo prima, ora deve iniziare ad avere paura perché, partendo dal basso, dai comuni, cominceremo a misurarci e a competere nelle elezioni», ragiona il neosegretario. Oggi al congresso sono previsti i saluti di esponenti di varie forze: Fi, FdI, Azione (Carlo Calenda) e Pd. Non della Lega, ovviamente. In via Bellerio si cerca di non dare troppo peso alla cosa ma che un pezzo di base guardi con interesse al percorso è innegabile. Di sicuro il Patto funge da stimolo. Anche per questo dopo diverso tempo la Lega Lombarda, oggi guidata da Massimiliano Romeo, ha organizzato la sua “festa nazionale”. Tre giorni, dal 21 al 23 novembre, in provincia di Brescia.