il Fatto Quotidiano, 15 novembre 2025
L’Antitrust boccia le nozze tra Moby e Msc
Alla fine le navi di Tirrenia, l’ex compagnia di navigazione pubblica ceduta alla Moby di Vincenzo Onorato nel 2012, con successiva rinuncia dello Stato a 100 milioni mai pagati da controparte, se le venderà l’armatore napoletano. Comprata Tirrenia, Moby andò in crisi per l’eccessivo sforzo finanziario. L’amministrazione straordinaria creata dallo Stato per gestire i debiti dell’ex compagnia di bandiera, guidata per volere del governo Renzi dall’ex avvocato di Onorato, Beniamino Caravita, invece che pretenderne la vendita, liberò le navi dall’ipoteca. L’armatore le usò a garanzia di nuovi prestiti. Le cose però non cambiarono e nel 2023, previa rinuncia dello Stato a parte del credito, intervenne il colosso Msc di Gianluigi Aponte a salvarlo, entrando nel capitale e prestando altri soldi. Ora l’Antitrust ha stabilito l’inopportunità dell’operazione: Moby e Msc scioglieranno il rapporto e, per ripagare Aponte, Onorato venderà per 230 milioni 5 traghetti (3 presi da Tirrenia). Con 100 milioni di debiti lasciati agli italiani.