Libero, 15 novembre 2025
Uccellini dopati per farli cantare meglio
Ben 135 persone denunciate e 2.467 uccelli sequestrati, tra vivi e morti. E poi 1.110 dispositivi illegali di caccia (trappole, reti, richiami acustici vietati), 135 armi da fuoco, 13.330 munizioni, 20 kit di contraffazione di anelli identificativi, persino 73 confezioni di farmaci “dopanti”, utilizzati per rendere il canto degli uccelli più “performante” e dunque facilitare la vendita dei volatili. È questo l’impressionante bilancio dell’Operazione Pettirosso, condotta dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri attraverso il Reparto Operativo – Soarda (Sezione operativa anti-bracconaggio e reati in danno agli animali) lungo le principali rotte migratorie delle Prealpi lombardo-venete per arginare proprio l’illegalità legata alla caccia illegale e al bracconaggio.
Non solo reati, nel bilancio: grazie all’intervento dei militari sono stati salvati 930 uccelli, alcuni dei quali sono stati immediatamente liberati, affidando invece quelli feriti e debilitati ai Centri di Recupero Animali Selvatici “L’Oasi WWF Valpredina” e “Il Pettirosso” per le cure necessarie. Gli oltre 1.500 esemplari abbattuti illegalmente erano destinati al consumo o al commercio illecito nel circuito della ristorazione.
L’operazione è stata condotta in coordinazione con i Gruppi Carabinieri Forestali di Brescia, Bergamo, Mantova, Padova, Venezia, Verona e Vicenza, con l’apporto di unità cinofile e in sinergia con i reparti dell’Arma che hanno proceduto al ritiro cautelare di numerose armi e delle licenze di caccia.