Corriere della Sera, 14 novembre 2025
Eredità Del Vecchio, mossa di Leonardo Maria contro le irregolarità
Nuovo confronto tra gli azionisti della Delfin che ancora non hanno chiuso la successione a tre anni dalla morte di Leonardo Del Vecchio. Ieri, gli otto eredi, proprietari del 12,5% a testa della holding, sono stati chiamati in assemblea straordinaria da Rocco Basilico, figlio della vedova del Cavaliere, Nicoletta Zampillo, e di Paolo Basilico. L’obiettivo di Rocco era di ottenere il consenso a trasferire parte della sua quota a un’altra holding di sua proprietà, la lussemburghese RBH. Prima di mettere ai voti la richiesta, Leonardo Maria Del Vecchio e i suoi legali sono intervenuti per precisare alcune circostanze che risalgono alla metà del 2022, subito dopo la scomparsa di Leonardo Del Vecchio. Il punto di partenza è che la partecipazione in Delfin che oggi fa capo a Basilico era di titolarità del fondatore di EssilorLuxottica, che nel testamento aperto a giugno del 2022 aveva attribuito a Basilico la nuda proprietà e alla madre l’usufrutto. La signora Zampillo qualche giorno dopo aveva rinunciato all’usufrutto deciso in suo favore. Dopodiché Delfin ha ritenuto che Basilico fosse divenuto pieno proprietario delle quote.
Dal punto di vista tecnico – è la tesi di Leonardo Maria Del Vecchio supportato dai suoi avvocati – la signora Zampillo ha rinunciato al legato di usufrutto e non al diritto di usufrutto. La differenza sarebbe decisiva perché la rinuncia al legato ha effetto retroattivo, quindi la vedova di Del Vecchio non sarebbe mai stata titolare del diritto oggetto del legato. Insomma, la signora Zampillo non avrebbe potuto trasferire un diritto che lei, per prima, non aveva mai ricevuto. Di conseguenza, secondo le parti, Basilico non potrebbe essere considerato pieno proprietario delle quote, che restano quindi di tutti e sei gli eredi, cioè i figli del patron. In aggiunta, si sarebbe trattato di un trasferimento tra vivi e quindi avrebbe richiesto il via libera di un’assemblea straordinaria, in base allo statuto di Delfin. La richiesta di Basilico non è quindi stata accolta.
È una questione che – avrebbe spiegato in assemblea Leonardo Maria Del Vecchio – ai suoi occhi era necessaria anche per cercare di sollecitare gli altri eredi a chiudere gli ultimi capitoli di una successione aperta da troppo tempo. Un passaggio rilevante visto che riguarda peraltro asset del valore di mercato di circa 50 miliardi, tra le quote in EssilorLuxottica, l’immobiliare Covivio e le partecipazioni finanziarie in UniCredit, Mps e Generali. Da quanto emerge, non sarebbe stata una scelta semplice per Leonardo Maria, presa nel rispetto profondo della volontà del padre e per tutelare gli eredi.
La reazione alle richieste di Rocco Basilico è stata negativa da parte di tutti gli altri eredi che hanno sottolineato come, nel caso in cui un socio trasferisca parte delle sue azioni, queste siano peraltro oggetto di prelazione. La signora Zampillo si è detta molto dispiaciuta. La sua decisione, avrebbe spiegato, era stata presa in un momento delicato e forse all’epoca era anche stata mal consigliata. Il suo auspicio ora è che le parti si incontrino per trovare una soluzione pacifica.