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 2025  novembre 14 Venerdì calendario

Ville di lusso, moto e viaggi. Così sparivano i fondi per salvare le coste sarde

Un’agenzia nata con il compito di salvaguardare gli ecosistemi delle coste sarde, prevenirne l’erosione, tutelare le antiche torri che si affacciano sull’acqua cristallina. La Conservatoria delle coste della Sardegna, istituita con una legge regionale del 2007, ha un nobile compito che però, a quanto emerge dalle indagini dei finanzieri del Comando provinciale di Cagliari, tra il 2020 e il 2024 è stato macchiato da chi avrebbe ben pensato di utilizzare i soldi dell’agenzia – circa due milioni di euro – come se fossero i propri, tra viaggi, trasferte internazionali, beni di lusso, l’affitto di una villa a Capri e addirittura l’acquisto di due ville a Cagliari.
Associazione a delinquere, peculato, sostituzione di persona, falsità materiale e autoriciclaggio. Sono le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, all’ex direttore dell’Agenzia, Giovanni Piero Sanna, 64 anni di Sorgono, alla sorella Maria Grazia Sanna Cabras, di 59, e a un amico di Sanna, il brasiliano di 44 anni Tiago Geissler Queiroz che, proprio grazie ai soldi destinati alle coste sarde, avrebbe condotto sull’isola di Capri una vita così agiata da guadagnarsi il soprannome di “principe di Capri”. I tre ieri sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza e si trovano ora agli arresti domiciliari, ma ci sono altri due indagati: i nipoti di Sanna che avrebbero fatto da prestanome per alcune delle associazioni no profit fittizie usate come escamotage per giustificare la fuoriuscita di soldi dalla Conservatoria. Sono 13 in tutto, intestate a prestanome ma anche a persone ignare, tra le quali figura una donna disabile, che hanno poi denunciato l’accaduto una volta scoperto l’inganno. Il denaro usciva dalle casse della Conservatoria attraverso contribuiti alle associazioni culturali no profit per la realizzazione di progetti e conferenze, di fatto mai realizzati, per la promozione della cultura, della storia e del territorio della Sardegna, di cui venivano emesse le fatture. Denaro che transitava anche da una società riconducibile a Sanna, la “Orizzonte Nora”, e poi tornava in suo possesso (tramite la società è stata anche acquistata una villa a Cagliari). Non solo inesistenti, i progetti erano anche abbastanza “assurdi”, come una brochure di poche decine di pagine sul ruolo delle piante per la tutela delle coste o una serie di seminari organizzati da un’associazione fondata dalla nipote dell’ex presidente. Iniziative che portavano via all’Agenzia circa 30 mila euro l’una e che comprendevano anche collane di libri, come i “Tesori dell’Asinara”, e video promozionali sulle coste della Sardegna. Un’inchiesta nata dalla segnalazione della nuova direttrice della Conservatoria, Maria Elena Dessì, che dopo alcuni accertamenti, si è accorta di alcuni ammanchi non giustificati (soprattutto acquisti di beni e viaggi). Parallelamente poi, l’inchiesta giornalistica della testata “Indip”, che ha portato alla luce gran parte delle spese non giustificate, tutte poi confermate dalle indagini dei finanzieri che ieri mattina hanno arrestato i Sanna, la sorella e l’amico e sequestrato beni immobili per tre milioni di euro.
Tra le spese non giustificate ci sarebbero almeno 150 mila euro utilizzati per viaggi di lusso a Capri, Napoli, ma anche a Rio de Janeiro. E proprio a Capri la Conservatoria avrebbe gentilmente pagato l’affitto di una grande villa, residenza per i mesi estivi del “principe di Capri”, il 44enne brasiliano Tiago Geissler Queiroz, tra gli arrestati di ieri. Non solo la casa, nel 2022 l’Agenzia avrebbe fatto consegnare al 44enne un “ausilio disabili” che poi si è rivelato essere uno scooter a quattro ruote utilizzato dall’uomo per girare l’isola. Con soldi dell’Agenzia i tre avrebbero anche acquistato due ville con giardino sempre in provincia di Cagliari, una delle quali era stata adibita anche a sede di “Orizzonte Nora”, la società fittizia di Sanna da cui passavano gran parte dei soldi poi utilizzati per acquisti per la casa, abbigliamento, viaggi. Come se quel denaro provenisse dai conti correnti degli indagati. Sanna però non era solo il presidente della Conservatoria, ma anche un dirigente del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Il dicastero ieri ha comunicato di averlo «sospeso da ogni ruolo» e di essere «estraneo alla vicenda».