il Fatto Quotidiano, 14 novembre 2025
Processo Hydra, Procura ha chiesto 570 anni di carcere
Più di mezzo secolo di carcere, 570 anni per 77 imputati. A tre anni dagli arresti il maxi-processo (abbreviato) sul consorzio mafioso lombardo, composto da soggetti di Cosa Nostra, ’ndrangheta e camorra romana, arriva alle battute finali. Ieri i pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane hanno fatto la richiesta di condanne. Per tutti i soggetti ritenuti al vertice sono state chieste pene molto alte: Giuseppe Fidanzati, rappresentante di Cosa nostra palermitana 20 anni, Filippo Crea, esponente della ’ndrangheta reggina, 20 anni. Bernardo e Domenico Pace, padre e figlio, rappresentanti della mafia trapanese, considerati vicini a Matteo Messina Denaro, 18 e 14 anni. Giovanni Abilone, 16 anni. Massimo Rosi, legato alle cosche del Varesotto 20 anni. L’indagine Hydra è stata condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano agli ordini del colonnello Antonio Coppola. Altri imputati sono in udienza preliminari. Tra loro Errante Parrino, parente dei Messina Denaro.