repubblica.it, 14 novembre 2025
Il dilemma della premier giapponese: salire o no sul ring di sumo?
Forse la premier giapponese Sanae Takaichi ha altro di cui preoccuparsi in questo momento – come la durissima disputa diplomatica con la Cina relativa ai commenti su Taiwan, con Pechino che sta continuando a protestare animatamente da giorni, “strega malvagia” la chiama qualche editorialista – però nel Paese c’è un dilemma di cui si stanno occupando i giornali nipponici: la premier sfiderà secoli di tradizione e salirà sul ring di sumo per consegnare la “coppa del primo ministro” il prossimo 23 novembre? Takaichi è la prima donna premier nella storia del Sol Levante. Ma alle donne è vietato entrare nel sacro dohyo, o anche solo toccarlo.
“Il primo ministro desidera rispettare la tradizione e la cultura del sumo. Il governo non ha ancora preso una decisione in merito”, dice il segretario di gabinetto Minoru Kihara. Esponente dell’ala più conservatrice del partito al governo in Giappone, probabilmente Takaichi in quel ring non entrerà. Ma nel Paese c’è molta attesa riguardo la sua decisione.
Nonostante il nome della coppa, “il trofeo non viene solitamente consegnato dal primo ministro, ma da un alto dignitario, come il vice segretario capo di gabinetto, in sua vece”, ricorda il Japan Times. Ci sono stati casi, però, in cui è stato il premier di turno in carica a consegnare la coppa personalmente al vincitore. E dunque con Takaichi ora in carica, “quella cerimonia assume un nuovo peso. E si ripropone un vecchio dilemma”, continua il giornale giapponese.
“Il ring (dohyo) del sumo professionistico rimane off-limits per le donne, non per legge, ma per secoli di credenze e tradizioni. Questa pratica, nota come nyonin kinsei (esclusione delle donne), affonda le sue radici nelle nozioni shintoiste di kegare (impurità), in particolare nell’idea che il sangue legato al parto o alle mestruazioni possa contaminare ciò che è sacro”, spiega ancora il Japan Times. Attualmente, le donne possono salire sul ring, come concorrenti e arbitri, ma soltanto nel sumo amatoriale.
L’occasione per Takaichi potrebbe arrivare il 23 novembre, quando il torneo di Fukuoka si concluderà con la cerimonia di premiazione della Coppa del primo ministro. “Se dovesse mettere piede sul dohyo sarebbe più di un semplice gesto cerimoniale. Per Takaichi, significherebbe affrontare non solo il tabù di genere del sumo professionistico, ma anche la silenziosa tolleranza delle regole non scritte del Giappone. In quel piccolo ring di argilla, la lotta per conciliare tradizione e cambiamento sarebbe sotto gli occhi di tutti”, conclude il Japan Times.
Per Tomoko Nakagawa, ex sindaca di Takarazuka, alla quale nel 2018 venne negato l’accesso al ring, la questione del sumo “fa parte della più ampia lotta contro la disuguaglianza di genere nella nostra società. Takaichi dovrebbe affrontare questa questione, altrimenti darebbe l’impressione di non essere veramente impegnata a combattere la discriminazione contro le donne”, dice al quotidiano nipponico.